Genovesi di Gibilterra: differenze tra le versioni

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Ancora oggi si trovano evidenti molte tracce di una comunità [[genova|genovese]] che si insediò a Gibilterra nel [[XVI secolo]] e che ancora ai primi del [[Settecento]] componeva quasi la metà della popolazione.
 
Questi genovesi (e liguri) si dedicarono ad attivitaattività commerciali, ma vi era anche un gruppo che abitava a ''La Caleta'', dove era la maggioranza della popolazione, e che praticava attività di pesca d'alto mare.<ref>Archer, Edward G.: [http://books.google.com/books?id=2ip0C6odET4C&pg=PP1&dq=archer+identity+empire+gibraltar&ei=F2SrSsKWA6nEzgSMnfGsCg#v=onepage&q=&f=false ''Gibraltar, identity and empire''], pag. 37. Routledge Advances in European Politics.</ref>.
 
{{Citazione|Secondo il locale archivio storico, nel 1725, su una popolazione complessiva di 1.113 anime risultavano esserci 414 genovesi, 400 spagnoli, 137 ebrei della diaspora, 113 britannici e 49 tra portoghesi, olandesi e arabi... La fiducia degli inglesi nei confronti dei sudditi di San Giorgio divenne poi quasi proverbiale con l’istituzione della speciale “Guardia Genovese”, un corpo di armati ai quali il governatore britannico affidò parte dei compiti di controllo e di difesa del ristretto territorio coloniale.<ref>[http://www.storico.org/Gibilterra.htm La comunità genovese di Gibilterra]</ref>}}