Angelika Kauffmann: differenze tra le versioni

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Nella fertile vita culturale di Londra, non mancarono di certo le occasioni mondane, con le quali si iniziò a tessere la visione romanzesca sulla vita di Kauffman. Quest'ultima, infatti, fu protagonista di numerosi pettegolezzi sulla relazione che ebbe dapprima con [[Johann Heinrich Füssli|Füssli]], quindi con Reynolds stesso. Dopo l'arrivo del padre scelse di sposare il conte svedese [[Frederick de Horn]], che però dimostrò subito la propria natura da impostore fuggendo con tutti i loro risparmi. Kauffman fu libera dal vincolo di matrimonio solo il 10 febbraio 1780, quando la Chiesa Anglicana dichiarò il matrimonio invalido.<ref name=dbi/>
=== Il ritorno in Italia e la morte ===
Il secondo marito non tardò ad arrivare: si trattava di una vecchia conoscenza del padre, il pittore veneziano [[Antonio Zucchi]], cui Angelica concesse la mano il 14 luglio 1781. Sempre nello stesso anno, vi furono altri cambiamenti: i coniugi lasciarono Londra alla volta di Venezia (preceduta da una sosta nelle [[Fiandre]]), mentre nell'inverno morì il padre Joseph. Il soggiorno lagunare fu breve, considerando che già due mesi dopo la morte di Joseph si stavano recando a [[Roma]], («emporio del Bello e tempio del vero gusto» secondo una definizione del contemporaneo [[Ennio Quirino Visconti]]), dove avevano una proprietà a [[via Sistina]].<ref name=dbi/>
[[File:Angelica Kaufmann Antonio Zucchi.jpg|thumb|Ritratto del marito [[Antonio Zucchi]], 1781|left]]