Tito Vinio: differenze tra le versioni

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{{Console romano
| nome =Tito Vinio
| titolo =Proconsole della [[Gallia NarboneseNarbonense]] e [[Console (storia romana)|Console]] di [[Roma]]
| immagine =
| legenda = ''Nessuna immagine disponibile''
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Lo storico [[Plutarco]] raccolse un certo numero di storie della vita di Vinio, tutte, però, a suo discredito. Si raccontava che il giovane Vinio, nella sua prima campagna, portò la moglie del suo comandante di notte nel campo, travestito da soldato, e fece [[Rapporto sessuale|sesso]] con lei. Fu incarcerato per questo da [[Caligola]], ma alla morte dell'imperatore, fu rilasciato.
 
Secondo Plutarco e [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], quando fu invitato a cena dall'imperatore [[Claudio]] rubò una tazza d'oro. Quando Claudio fu informato del fatto, lo invitò di nuovo a cena la sera successiva. Quando arrivò Vinio, Claudio fece mettere ai suoi servitori piatti di coccio davanti a Vinio, invece che d'argento. Tuttavia Tacito, che lo descrive altrove come "''il più inutile degli uomini''", ammette che come proconsole della [[Gallia NarboneseNarbonense]] aveva amministrato la provincia con rigorosità.
 
=== Console ===
Vinio fu comandante di una delle legioni dislocate in [[Spagna]] quando Galba era il governatore di quelle terre. Quando Galba fu proclamato imperatore nel [[68]], Vinio lo accompagnò a Roma, dove Galba lo nomino [[Console (storia romana)|console]]. Vinio rapidamente acquisì grande influenza, tanto che si diceva che lui e altri due uomini, [[Cornelio Lacone]], il comandante della [[guardia pretoriana]], e [[Icelus Marciano]], il liberto di Galba, controllassero praticamente l'imperatore: a causa della loro influenza su Galba i tre furono chiamati "I tre pedagoghi". Secondo [[Gaio Svetonio Tranquillo]] e Plutarco Vinio era estremamente avido, pronto a fare qualsiasi cosa in cambio di una tangente. In particolare protesse [[Gaio Ofonio Tigellino]], che era accusato di avere corrotto [[Nerone]], in cambio di una tangente di grandi dimensioni.
 
=== Il supporto a Otone e la morte ===
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== Fonti ==
* [[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Historiae (Tacito)|Historiae]]'', L. I
 
== Collegamenti esterni ==