Aleksandr Nikolaevič Afanas'ev: differenze tra le versioni

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Tutta la sua vita si riassunse così in questa sua opera. Fino alla morte, avvenuta nel 1871, Afanas'ev si dedicò esclusivamente allo studio della vita popolare. Ciò non gli impedì di subire anch'egli il contraccolpo delle persecuzioni politiche apertesi contro gli elementi radicali nel 1862. Per essersi incontrato con quel Kel'siev che cercava di prender contatti con il mondo dei raskol'niki, delle sètte religiose, per introdurvi le idee di Herzen, anche Afanas'ev fu obbligato ad abbandonare il suo posto all'Archivio del Ministero degli Esteri e gli si proibì in futuro di occupare un qualsiasi impiego statale. L'ultima decade della sua vita egli la trascorse dedicandosi a preparare e pubblicare una sempre migliore edizione dei suoi racconti e ad altri lavori letterari. La sua fama era ormai assicurata ed egli era diventato una figura rappresentativa di quel periodo che vide la spinta romantica trasfondersi nella speranza delle grandi riforme e l'amore per il linguaggio del popolo diventare alimento del nascente movimento democratico.
 
Nel 1860 Afanas'ev compi un viaggio in Germania, Svizzera e Italia. Quest'ultima venne visitata nel periodo del [[Risorgimento italiano|risorgimento]], e il suo epistolario testimonia della simpatia con cui egli osservava gli avvenimenti italiani di quel periodo: la liberazione dello Stato Italiano dai domini dall'Austria, ed alla spedizione avviata da Garibaldi conclusasi con l'incontro del Re Vittorio Emanuele II...
 
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