Devscirme: differenze tra le versioni

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Raggiungendo l'età adulta, i più brillanti erano scelti per fare carriera nella corte ed i più abili potevano anche aspirare al titolo di [[Gran visir]], il potentissimo primo ministro e comandante militare del sultano. Gli altri erano distribuiti tra le varie unità dei giannizzeri o altre truppe di élite a corte. Così, dei ventisei Gran Visir dei quali è nota l'origine, undici erano [[armeni]], sei greci mentre altri erano [[circassi]], [[georgiani]], [[serbi]] o anche italiani e solo cinque turchi. Alcuni lasciarono un segno indelebile nella storia dell'impero: [[Mehmed Paşa Sokolovič]] (gran visir di tre sultani e di origine serba), [[Mehmet Ali]] (di origine albanese) o [[Ibrahim Pascià]] (greco di [[Kavala]]).
 
Il ''devşirme'' cominciò a decadere nel [[XVI secolo|XVI]] e [[XVII secolo]] per diverse ragioni, tra cui l'arruolamento anche di musulmani. A partire dal [[1568]] il pagamento della 'tassa di sangue' era pretesa solo occasionalmente e nel [[1648]] fu ufficialmente abolita; tentativi di reintrodurla fallirono per la resistenza opposta dai membri turchi dei giannizzeri (ormai una casta chiusa eed elefantiaca) nel [[1703]], che ottennero che i posti disponibili fossero a disposizione di loro familiari.
Le famiglie dei giovani cristiani vedevano l'istituto come una minaccia per la loro identità culturale poiché, una volta partiti, i loro figli non sarebbero più stati rivisti. Temevano, inoltre, che alcuni di loro fossero destinati a diventare schiavi sessuali degli alti ufficiali turchi{{Citazione necessaria}} e facevano del loro meglio per tener nascosta la loro prole maschile.