Teoria della stabilità: differenze tra le versioni

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La stabilità esterna (stabilità BIBO) di un sistema è la sua capacità di mantenere le sue grandezze in uscita entro valori limitati a fronte di valori limitati degli ingressi, indipendentemente dallo stato iniziale. Per [[Sistema dinamico lineare stazionario|sistemi LTI]] la stabilità esterna viene studiata attraverso la [[funzione di trasferimento]] del sistema: se e solo se tutti i suoi [[Polo (analisi complessa)|poli]] hanno parte reale negativa allora il sistema è esternamente stabile.
 
La stabilità interna prende invece in considerazione perturbazioni allo stato iniziale del sistema innelle prossimitàvicinanze di un [[punto di equilibrio]] e valuta se l'uscita (o la traiettoria nello [[spazio delle fasi]]) ci rimane nelleper vicinanzetutti deli puntotempi di equilibriosuccessivi. Nello specifico, un punto di equilibrio per un sistema dinamico è detto ''punto di equilibrio stabile'' secondo [[Aleksandr Michajlovič Ljapunov|Lyapunov]] se, a fronte di perturbazioni limitate del suodello stato iniziale del sistema, l'la sua evoluzione successiva rimane in prossimità del punto, mentre è un ''punto di equilibrio asintoticamente stabile'' secondo Lyapunov se la traiettoria dello stato perturbato tende al punto, cioè se la distanza fra il punto e la traiettoria si annulla per il tempo che tende a infinito.
 
Un [[sistema dinamico lineare]] che è internamente stabile nell'origine (ovvero è stabile lo stato iniziale nullo) è anche esternamente stabile, mentre il viceversa è verificato solo se oltre alla stabilità esterna il sistema gode anche della proprietà di [[osservabilità]] e [[controllabilità]].