Carillon (batteria di campane): differenze tra le versioni

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Sono tuttora conservati diversi libri di musica per carillon del XVIII secolo<ref>Tra i quali due libri scritti ad [[Antwerp]] (1728 e 1746), un testo a [[Leuven]] (1756), uno a [[Saint-Omer (Passo di Calais)|Saint-Omer]] (1780-85) e uno a [[Delft]] (1775-1816).</ref>, contenenti prevalentemente musica di danza, trascrizioni dal [[clavicembalo]], motivi tradizionali e musiche civiche per cerimonie pubbliche. I carillonneur erano infatti soliti attingere il loro repertorio dalla musica popolare e da danza, spesso sotto forma di [[variazione (musica)|variazioni]] precedute da un [[preludio]]. Essendo infatti il carillon uno strumento di collocazione prevalentemente pubblica, l'opportuno arrangiamento di motivi popolari e [[tema (musica)|temi]] ben noti è stato da sempre (e rimane ancora oggi) un aspetto fondamentale nella professione del carillonneur. Nel corso del XIX secolo il mutamento della moda musicale si riflette anche sulla musica per carillon, e i temi popolari sono principalmente sostituiti da arrangiamenti di [[aria (musica)|arie]] d'[[opera]].<ref name=rombouts/>
 
=== XX-XXXXI secolo ===
[[File:Koigen og Mjøsa.jpg|thumb|upright=1.5|Carillon nel lago [[Mjøsa]], in [[Norvegia]]]]
Per secoli la musica per carillon era principalmente funzionale o frutto di trascrizioni. La prima testimonianza nota di musica idiomatica per carillon è una raccolta di undici preludi (1755) di [[Matthias Vanden Gheyn]], carillonneur al municipio di [[Leuven]], ma il repertorio idiomatico per carillon si è sviluppato concretamente solo nel corso del XX secolo. Gli aspetti acustici caratteristici dello strumento sono la ricchezza di armonici, il riverbero e la prominenza dell'intervallo di [[terza minore]]. A partire da [[Jef Denyn]], padre della scuola di [[Malines]], è nata una tecnica virtuosistica per lo strumento che ha assorbito le caratteristiche idiomatiche della [[musica del Romanticismo]], con passaggi veloci, grande contrasto sonoro e lo sviluppo di una tecnica per il tremolo. Tra i principali esponenti della scuola belga vi furono [[Benoit Franssen]], [[Jef van Hoof]], [[Jos Lerinckx]], [[Staf Nees]] e [[Jef Rottiers]]. La produzione dei Paesi Bassi ha invece un approccio meno romantico e più aperto a innovazioni non tonali dello stile musicale, come la [[scala alternata]] o le [[musica modale|scale modali]]. Tra i principali autori olandesi vi furono [[Leen't Hart]] e [[Henk Badings]].<ref name=rombouts/>