Decollo: differenze tra le versioni

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Man mano che la velocità aumenta il pilota retrae i flap gradualmente "pulendo l'[[Ala (aeronautica)|ala]]", accelera alla velocità di salita, quindi inizia la salita verso la quota di crociera.
 
Per i più comuni [[aereo di linea|aerei di linea]], come ad esempio un [[Boeing 737]], la velocità necessaria per decollare varia tipicamente tra i 250 e i 290 [[km/h]] (150-180 miglia orarie, 130-155 [[Nodo (unità di misura)|nodi]]). Gli aerei più leggeri, come un piccolo [[Cessna]], sono invece in grado di decollare intorno ai 100 km/h, e gli [[ultraleggero|ultraleggeri]] a velocità anche inferiori ai 50 km/h. L'aereo supersonico [[Concorde]] era un caso a parte, in quanto la sua velocità di decollo tipica, affinché l'[[ala a delta]] di cui era dotato potesse fornire sufficiente [[portanza]], si aggirava intorno ai 198 nodi (367366 [[km/h]]). La corsa di decollo varia da più di un chilometro per gli aerei grandi ai 300-400 metri per i piccoli monomotori a meno di 100 m per ultraleggeri e aerei [[STOL]] (Short Take Off and Landing).
 
L'effetto giroscopico in decollo fa sì che tutti gli aerei a [[elica]] monomotore tendano a girare a sinistra (alcuni in cui l'elica gira dall'altra parte a destra), e il pilota con i pedali deve correggere questa tendenza.