Deir el-Medina: differenze tra le versioni

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|caption=Localizzazione di Deir el-Medina in Egitto
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Il villaggio di '''Deir el-Medina''', in [[Egitto]] nei pressi dell'odierna [[Luxor]], il cui antico nome in [[Lingua egizia|egizio]] era ''Pa demi'' ossia "la cittadina",<ref>Mario Tosi, ''Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto'', vol. II, pag. 152</ref> costituisce uno dei tre esempi noti di "villaggio operaio" (gli altri sono quello di [[Amarna|Tell el-Amarna]], l'antica Akhetaton, e di [[El-Kahum]], nei pressi di el-Lashur) che ospitavano gli artigiani e, in genere, le maestranze preposte alla realizzazione e manutenzione delle tombe degli antichi Re della [[XVIII dinastia egizia|XVIII]], [[XIX dinastia egizia|XIX]], e [[XX dinastia egizia|XX Dinastia]]. Si tratta, in questo caso, delle tombe della [[Valle dei Re]].
==La scoperta==
La scoperta del [[Città degli operai|villaggio]] di Deir el-Medina, ed i primi scavi, dal [[1905]] al [[1909]], si devono all'italiano [[Ernesto Schiaparelli]], mentre le definitive operazioni di scavo furono, dal 1922 al 1951, a cura di spedizioni francesi sotto la direzione di [[Bernard Bruyère]] assistito dall'egittologo cecoslovacco [[Jaroslav Černý|Jaroslav Cerny]].
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In tutti e tre i casi si assiste, nonostante i salti temporali tra una struttura e l'altra (ci sono, ad esempio, quasi mille anni tra il villaggio di Kahum della [[XII dinastia egizia|XII dinastia]], e quello di Deir el-Medina al suo crepuscolo, con la XX dinastia) alla fioritura di villaggi con caratteristiche pressoché similari su cui spiccano, a colpo d'occhio, il concetto di [[egualitarismo]] che permea tutte le costruzioni, unito ad un concetto di "modularità" che potremme definire straordinariamente moderno.
 
Guardando le piante dei tre siti si nota che le abitazioni sono distribuite in maniera più ordinata a Tell el-Amarna (forse perché appositamente costruiti con concezioni architettoniche precise, non fuorviate, nel corso dei secoli, da sovrapposizioni stilistiche data la breve vita del centro stesso), più suddivisa in quartieri ad el-Kahum (che costituisce, peraltro, il più grande degli insediamenti), più "disordinata", infine, a Deir el-Medina che è, però, il risultato del sovrapporsi di oltre 500 anni di nuove abitazioni, di ristrutturazioni di quelle più vecchie, di ampliamenti areali per giungere dalle iniziali 60 abitazioni circa, alle finali 120.
Nonostante l'esistenza del villaggio di Deir el-Medina sia attestata fin dalla [[XI dinastia egizia|XI Dinastia]], può dirsi, di fatto, che esso cominci a prosperare agli inizi della [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] con la prima sepoltura nella Valle dei re che, secondo la tradizione, sarebbe quella di [[Thutmose I|Thutmosi I]] o, secondo altri, di quella di [[AmenhotepAmenofi I]]). A favore della prima ipotesi, vengono indicati i [[Titolatura reale dell'antico Egitto|cartigli]] di questo Re[[Faraone|re]] impressi sui muri del nucleo più antico del villaggio mentre, per la seconda ipotesi, si fa riferimento alle numerose immagini di AmenhotepAmenofi e di sua madre, la Regina [[Ahmes Nefertari]], rinvenute in alcune abitazioni ed evidentemente oggetto di culto.
 
Originariamente il villaggio, sempre circondato da un muro nelle varie fasi della sua esistenza, presentava 60 complessi abitativi successivamente incrementati sino ad ospitare circa 120 nuclei familiari per un complesso, stimato, di 500 abitanti; pur essendo attestata una frequentazione costante del sito sino alla [[XX dinastia egizia|XX dinastia]], esiste tuttavia un periodo "vuoto" che corrisponde a quello dell'[[Atonismo|eresia Amarnianaamarniana]], verosimilmente per il trasferimento delle maestranze ad Akhetaton. Per quanto non attestato archeologicamente, non può escludersi, perciò, che abitanti di Deir el-Medina abbiano vissuto anche aad Tell el-Amarna. Il villaggio riprenderà vita ed attività sotto il successore di [[Ay]], e di [[Tutankhamon]], [[Haremhab|HoremhabHoremheb]].
 
Deir el-Medina presenta, in pianta, forma allungata che ricorda quella di una nave (m. 130 x 50 circa); una strada principale lo l'attraversa tuttotutta separando le abitazioni in due grossi quartieri che, proprio per il richiamo alla forma di nave cui si è sopra detto, erano denominati "quartiere di [[Glossario dei termini marinareschi (S-Z)#T|tribordo]]", ad est, e "di [[Glossario dei termini marinareschi (A-B)#B|babordo]]", ad ovest. Ed ancora, proprio come su una nave, le maestranze erano suddivise in "Squadre di tribordo" e "di babordo", composte da circa 60 unità ognuna capeggiate da un "Architetto" Capo Squadra.
 
Deir el-Medina presenta, in pianta, forma allungata che ricorda quella di una nave (m. 130 x 50 circa); una strada principale lo attraversa tutto separando le abitazioni in due grossi quartieri che, proprio per il richiamo alla forma di nave cui si è sopra detto, erano denominati "quartiere di [[tribordo]]", ad est, e "di [[babordo]]", ad ovest. Ed ancora, proprio come su una nave, le maestranze erano suddivise in "Squadre di tribordo" e "di babordo" composte da circa 60 unità ognuna capeggiate da un "Architetto" Capo Squadra.
==Dislocazione e vita quotidiana==
Il Villaggio si trova a relativa breve distanza dal Nilo e non è servito da acqua; ciò lascia supporre che l'approvvigionamento avvenisse a mezzo carovane di animali da soma.