Angelika Kauffmann: differenze tra le versioni

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[[File:Angelica Kaufmann Antonio Zucchi.jpg|thumb|Ritratto del marito [[Antonio Zucchi]], 1781|left]]
 
La dimora capitolina, baricentrica rispetto al [[centro storico di Roma|centro storico]], corrispondeva ai desideri di Angelica di avere un tenore altoborghese, e fu proprio qui che fondò il proprio ''atelier'', che divenne presto un 'istituzione per i viaggiatori del [[Grand Tour]] che passavano per l'Urbe. Fra questi, si annovera [[Johann Wolfgang von Goethe]], con cui Kauffman strinse un solido rapporto di amicizia (se non di amore: si veda la nota integrativa «Angelica e Goethe»), che si tradusse nella realizzazione del suo ritratto, datato 1787 (oggi custodito nel [[Goethe-Nationalmuseum]] di [[Weimar]]).<ref name=dbi/>
 
Malgrado il flebile mercato artistico di Roma, Kauffman continuò a produrre, mantenendosi intelligentemente in contatto con la clientela inglese e avendo importanti mecenati nei cortigiani europei più prestigiosi. Fu proprio in questo periodo che Angelica produsse le sue opere migliori, che spaziarono dalla ritrattistica alla pittura religiosa, che raggiunse l'apice nell'affrescamento della cappella del [[santuario di Loreto]].<ref name=dbi/>