Osservabile: differenze tra le versioni

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Soprattutto la riflessione sui fondamenti della [[meccanica quantistica]] ha arricchito il dibattito sul concetto di osservabile con nuovi, interessanti e profondi spunti di riflessione.
 
Se infatti nella [[fisica classica]] qualsiasi grandezza era ritenuta, in qualche senso, ''osservabile'' ([[Massa (fisica)|massa]], [[quantità di moto]], [[momento di un vettore|momento]], [[energia]]), già con l'[[elettromagnetismo]] questa situazione cambia nel senso che si introducono delle grandezze (i [[campo di forze|campi]] e i [[potenziale scalare|potenziali]]) che non sono direttamente misurabili, ma che risultano essere dei validi strumenti e contributi per il calcolo e la risoluzione dei problemi fisici associati.
 
{{chiarire|Con la [[fisica atomica]] gli [[atomi]] stessi sono costituenti della [[materia (fisica)|materia]] che non sono però osservabili direttamente, ma le cui proprietà, come la [[massa (fisica)|massa]] e la [[carica (fisica)|carica]], sono ricavabili e misurabili indirettamente a partire da altre evidenze sperimentali (vedi [[modello atomico]]).}}
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== Osservabili compatibili ==
{{vedi anche|Commutatore (matematica)}}
Due osservabili si dicono compatibili se gli operatori che le rappresentano hanno una base comune di autostati: infatti l'avere gli stessi autostati significa che esiste una base in cui le matrici dei coefficienti dei due operatori sono diagonali.
Quindi, date due osservabili compatibili ''A'' e ''B'' e una base formata dai vettori <math>|e_i\rangle</math>, le rispettive equazioni agli autovalori sono: