Mela d'oro: differenze tra le versioni

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== La mela d'oro nella cultura ottomana ==
L'appellativo di ''mela d'oro'' indicava, durante l'espansione dell'[[impero ottomano]], la città da conquistare e quindi l'oggetto dei desideri del quale il [[sultano]] doveva poter fruire. Dapprima, il nome si riferiva alla città di [[Costantinopoli]], che grazie alle sue poderose mure di cinta era ripetutamente riuscita a sottrarsi ad una qualsiasi occupazione, diventando una specie di [[enclave]] nell'Impero Ottomano che andava nel frattempo espandendosi in tutte le direzioni. Con l'avvento delle nuove tecniche belliche, la mela d'oro finì essere effettivamente presa dai Turchi grazie all'[[assedio di Costantinopoli (1453)]] del 1453. Una volta spianata completamente la via dell'espansione nella [[penisola balcanica]], l'obiettivo principale degli Ottomani diventò prima [[Buda]]; dopo la conquista di quest'ultima, venne la volta di [[Vienna]], che per gli Ottomani diventava così la nuova mela d'oro. I Turchi provarono due volte ad espugnarla: il primo grande tentativo fu quello della [[battaglia di Vienna]] <ref>[http://books.google.ch/books?id=cs6rEXvrRDgC&pg=PA4&lpg=PA4&dq=%22mela+d'oro%22+roma+ottomani&source=bl&ots=KyAzMPt09y&sig=g32atpHY7VZ7gg-kwOk1IIDTfRE&hl=de&sa=X&ei=bKkaVNKQB6v_ygOk9YGYAw&ved=0CCAQ6AEwAg#v=onepage&q=%22mela%20d'oro%22%20roma%20ottomani&f=false Arrigo Petacco, ''L'ultima crociata. Quando gli ottomani arrivarono alle porte dell'Europa'']</ref><ref>In maniera analoga, [[Roma]] veniva talvolta denominata dagli Ottomani anche ''mela rossa''.</ref>, il secondo l'assedio del 1683. Entrambe le manovre fallirono e, dopo la seconda ritirata, l'impero ottomano si sarebbe avviato verso il declino.
 
==La mela d'oro nelle culture nordiche==