Franco Ferrara: differenze tra le versioni

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Nel 1931 si trasferì a Roma dove entrò a far parte dell'Orchestra dell'Augusteo, nella quale rimase fino al 1933 quando fu chiamato come I Violino di Spalla nell'Orchestra del [[Maggio Musicale Fiorentino]]. Prolungò la sua permanenza a [[Firenze]] fino al 1940 suonando sotto la direzione dei più prestigiosi Maestri di livello internazionale (De Sabata, Guarnieri, Gui, Walter, Mengelberg, Erich Kleiber). Fu incoraggiato proprio da Guarnieri a dedicarsi alla Direzione d'Orchestra, affidandogli la preparazione dell'Orchestra del maggio musicale per un Concerto in trasferta a Montecatini e subito dopo gli offrì l'occasione di dirigere un concerto al Teatro Comunale di Firenze. Ferrara debuttò così il 20 gennaio 1938 con un programma conforme ai gusti degli anni '30 e molto variegato: l'Ouverture da "Il Segreto di Susanna" di [[Wolf-Ferrari]], 5ª Sinfonia di [[Beethoven]], "La Vendemmia" di G. [[Mulè]], Preludio atto III dalla [[Traviata]], "Volo del Calabrone" di [[Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov|Rimskij-Korsakov]] e la "Cavalcata delle Walkirie" di [[Wagner]].
 
Da quel momento e nei dieci anni successivi Ferrara avrebbe diretto in quasi tutti i Teatri e presso gli Enti Sinfonici più prestigiosi d'Italia, compiendo anche numerose tournée all'estero, ad esempio in Germania, Ungheria e Romania, e dirigendo alcune tra le più importanti orchestre del mondo come lai [[Berliner Philharmoniker]], lai Dresdner Philharmoniker, lai Bamberger Symphoniker, e altre. Tuttavia, il vero e proprio consolidamento della fama per il giovane direttore si ebbe con il concerto a Roma presso la [[Basilica di Massenzio]] nel luglio [[1939]], alla guida dell'Orchestra di Santa Cecilia. Con la stessa Orchestra Ferrara avrebbe poi lavorato ininterrottamente fino al [[1945]] al [[Teatro Adriano (Roma)|Teatro Adriano]], ricoprendone negli ultimi due anni (novembre [[1944]] - settembre [[1945]]) l'incarico di direttore stabile. Nel 1940 mentre dirigeva a Roma la [[Sinfonia n. 9 (Dvořák)|Sinfonia del Nuovo Mondo]] di [[Antonín Dvořák|Dvořák]] si manifestò per la prima volta la misteriosa malattia che lo avrebbe non poco tormentato: cadde come svenuto dal podio, in realtà rimanendo lucido, il concerto fu sospeso.
 
Nel [[1948]] dovette interrompere l'attività di direttore d'orchestra per via di questi mancamenti. Molte furono le ipotesi formulate in quel tempo circa le cause del suo cattivo stato di salute e, di recente, si è ipotizzato con una certa plausibilità che Ferrara soffrisse di una scarsa ossigenazione del sangue, il che lo portava a perdere improvvisamente il tono muscolare pur senza mai perdere la lucidità. Risultano invece destituite di ogni fondamento le illazioni circa la sua condizione psichica, si parlò all'epoca di epilessia, di malattie nervose. Ripresosi dalla fase più acuta dei suoi disturbi, Ferrara continuò a dirigere per una serie di registrazioni [[Rai]] e si dedicò anche alla composizione e alla direzione di musiche per film (fra gli altri, ''[[Jovanka e le altre]]'', per il quale diresse le musiche composte da [[Angelo Francesco Lavagnino]]). Questo rapporto con il cinema lo avrebbe portato a dirigere numerose colonne sonore per film realizzati da alcuni dei più importanti registi italiani, come [[Federico Fellini|Fellini]], [[Michelangelo Antonioni|Antonioni]] e [[Luchino Visconti|Visconti]].