Gneo Marcio Coriolano: differenze tra le versioni

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La situazione era poi resa oltremodo complicata dalla necessità di definire un nuovo trattato (''[[Socii e Foederati|Foedus]]'') con i [[Latini]], compito che fu affidato al console Spurio Cassio, trattato che da lui prese di nome (''[[Foedus Cassianum]]''), e dai preparativi bellici intrapresi dai [[Volsci]], contro cui si decise di intraprendere l'ennesima azione militare, affidandola al console Postumio Cominio.
 
Postumio Comino iniziò la campagna militare guidando l'esercito romano contro i Volsci di [[Antium]] (le attuali [[Anzio]] e [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]<ref>Paola Brandizzi Vittucci, ''Antium: Anzio e Nettuno in epoca romana'', Roma, Bardi Editore, 2000.</ref>), città che venne espugnata. Successivamente l'esercito romano marciò contro le città volsche di Longula, Polusca e Corioli, tutte e tre conquistate dai romani, quest'ultima con l'apporto decisivo di Gneo Marcio, tanto che [[Tito Livio]] annota:
 
{{Citazione|''....L'impresa di Marcio eclissò la gloria del console al punto che, se il trattato coi Latini, concluso dal solo Spurio Cassio in assenza del collega, non fosse rimasto inciso a perenne memoria su una colonna di bronzo, nessuno si ricorderebbe che Postumio Cominio combatté contro i Volsci''|[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], [http://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita/liber_II lib. II, par. 33]}}