Consilium principis: differenze tra le versioni

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Il '''consilium principis''' era un consiglio di istituzione romana che trova la sua fondazione con l'avvento dell'età del [[Principato (storia romana)|Principato]], in [[Roma]], nel [[27 a.C.]]
 
Fondato dal primo [[imperatore romano]] [[Augusto]] e considerato in seguito da [[Adriano (imperatore)|Adriano]] come una vera e propria camera di consiglio dell'impero, era un organo consultivo nei confronti dell'imperatore giusdicente, verso il quale effettuava una funzione di assistenza nelle decisioni politiche più importanti e delicate.
 
Competente in materia di problemi politici e giudiziari era formato da [[Funzionario|funzionari]] il cui grado richiedeva una massima espressione, [[Magistrato|magistrati]] maggiori e [[Giurista|giuristi]] più rinomati ne erano l'esempio.
Il parere di tali funzionari veniva considerato valido quasi quanto il parere dell'imperatore stesso, tanto che nel tempo si arrivò a utilizzare le citazioni di tali esponenti anche all'interno delle [[Sentenza|sentenze giudiziarie]].
Il nome venne ufficializzato alla fine del [[II secolo|II secolo d.C.]]
 
Tale organo riproponeva l'antica tendenza dell'[[Repubblica romana|età repubblicana]] dei magistrati, i quali erano soliti affiancarsi a consiglieri fidati nell'emanazione di decisioni rilevanti.
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Di contro, l'organo era totalmente dipendente dalla volontà del principe il quale, con libero arbitrio, disponeva sulla intera composizione dello stesso includendo o estraniando i relativi membri.
 
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[[Categoria:Impero romano]]