Operazione Urano: differenze tra le versioni

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[[File:Uran2.jpg|thumb|upright|Le colonne corazzate sovietiche avanzano nella steppa.]]
 
In questo settore la resistenza rumena fu ancor più debole e il fronte venne rapidamente travolto nel settore tra la 20ª e la 2ª Divisione fanteria rumena appartenenti al VI corpo d'armata<ref>{{cita|Axworthy, Scafes, Craciunoiu|pp. 101-102|AxworthyScafesCraciunoiu}}.</ref>: tra i laghi Sarpa e Caca avanzarono la 422ª Divisione fucilieri e la 15ª Divisione fucilieri della Guardia della 57ª Armata, sostenute dai carri del 13º Corpo meccanizzato, mentre tra i laghi Caca e Barmancak passarono all'attacco la 126ª e 302ª Divisione fucilieri, appoggiate da due reggimenti carri. Alle ore 12:00 le linee nemiche erano ormai crollate, i soldati rumeni ripiegavano nel panico e nella confusione, ed il generale Erëmenko poté impegnare subito i suoi corpi meccanizzati per sfruttare lo sfondamento ed avanzare in profondità in direzione delle due importantissime linee ferroviarie che rifornivano la 6ª Armata tedesca a Stalingrado<ref>{{Cita|Erickson 2002|p. 467|Erickson2002}}; si trattava della linea Beketovka-Kotel'nikovo e della linea Stalingrado-Lichaja.</ref>. Nonostante la situazione favorevole l'avanzata delle forze corazzate assegnate al Fronte di Stalingrado fu difficoltosa: il 13º Corpo meccanizzato del generale Trofim I. Tanaščšin, impegnato nel settore della 57ª Armata e diretto verso [[Narimanov|Nariman]], fu rallentato dalle carenze logistiche e dalla mancanza di sufficienti autocarri. Inoltre venne contrattaccato inaspettatamente dall'esperta [[29. Infanterie-Division (mot.)|29ª Divisione motorizzata]] tedesca del generale Leyser che, fatta intervenire dal generale Hoth (comandante della 4ª Armata corazzata) alle ore 10:30, colpì a sorpresa nella nebbia e inizialmente mise in difficoltà i sovietici, salvando momentaneamente il fianco destro della 20ª Divisione fanteria rumena<ref>{{Cita|Carell 2000|pp. 696-697|Carell2000}}; {{cita|Axworthy, Scafes, Craciunoiu|p. 102|AxworthyScafesCraciunoiu}}.</ref>. La 29ª Divisione motorizzata, che disponeva di 59 carri armati moderni ed era a piena forza dopo un peridoperiodo di riposo nelle retrovie, prima contrattaccò e respinse una divisione di fucilieri e una brigata corazzata sovietica quindi attaccò anche le brigate avanzate del 13º Corpo meccanizzato che subirono forti perdite e dovettero momentaneamente arrestare l'avanzata; i confusi combattimenti tra mezzi corazzati continuarono durante la notte<ref>{{Cita|Glantz 2014| pp. 256-258|Glantz2014 }}</ref>.
 
Il 4º Corpo meccanizzato del generale [[Vasilij T. Volskij]] (punta di diamante della forza di sfondamento mobile del generale Erëmenko e reparto corazzato più potente dell'intero schieramento sovietico, equipaggiato con oltre 220 carri<ref>{{Cita|Erickson 2002|p. 430|Erickson2002}}.</ref>) invece entrò in azione, insieme al 4º Corpo di cavalleria del generale Šapkin, nel settore della 51ª Armata spezzando la linea difesa dalla 18ª e 1ª Divisione fanteria rumena<ref name=axworthy101>{{cita|Axworthy, Scafes, Craciunoiu|p. 101|AxworthyScafesCraciunoiu}}.</ref>, ma in un primo momento, trattenuto dal prudente Volskij, incappò in un raro campo minato rumeno<ref name=axworthy101/> e avanzò in ritardo, lentamente e con una certa confusione dovuta anche alla mancanza di un numero sufficiente di strade su cui far marciare le sue tre brigate<ref name="Erickson, p. 467">{{Cita|Erickson 2002|p. 467|Erickson2002}}.</ref>. In realtà, nonostante questi problemi, prima della notte i sovietici fecero progressi ed i carri del 4º Corpo meccanizzato avanzarono di oltre 20&nbsp;km e raggiunsero Plodovitoe, dopo aver disperso la 18ª Divisione fanteria rumena<ref name="Erickson, p. 467"/>. Anche il 13º Corpo meccanizzato riuscì ad avanzare a ovest di Tondutovo ed a contenere i contrattacchi della 29ª Divisione motorizzata che peraltro, dopo aver ottenuto un successo iniziale, venne prematuramente ritirata dal comando tedesco del Gruppo d'armate B (forse per una mancata percezione dei veri obiettivi dell'offensiva sovietica) e schierata in posizione difensiva per coprire il ripiegamento verso nord-ovest del IV Corpo d'armata tedesco e costituire una posizione di copertura sul fianco meridionale delle forze della 6ª Armata schierate a Stalingrado<ref>{{Cita|Carell 2000|pp. 697-698|Carell2000}}.</ref>.