Ipostasi: differenze tra le versioni

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Il concetto greco di ousìa (essenza) anche nella Scolastica conserva il suo carattere di generalità, e non esprime individuazione. Il concetto di ipostasi si tramandò nella filosofia [[scolastica (filosofia)|scolastica]], dove indicò ogni genere di sostanza individuale, in opposizione alla sostanza in generale:</br>
{{quote|{{Citazione necessaria|L‘essenza, propriamente, è ciò che viene espresso dalla definizione. Ora, la definizione comprende i princìpi specifici, e non quelli individuali. Quindi nelle cose composte di materia e di forma l‘essenza non significa né la sola forma né la sola materia, ma il composto di materia e di forma comuni, in quanto sono princìpi della specie. Invece il composto formato di questa materia e di questa forma ha natura di ipostasi e di persona. Infatti l‘anima, la carne e le ossa appartengono alla struttura dell‘uomo, mentre questa anima, questa carne e queste ossa appartengono alla struttura [propria] di questo uomo. Perciò l‘ipostasi e la persona aggiungono all‘essenza i princìpi individuali; e nei composti di materia e di forma non coincidono con l‘essenza,}}}}
 
Risulta improprio definire un singolare, come sono la persona e l'ipostasi. [[San Tommaso d'Aquino|San Tommaso]] riprende da Boezio la definizione di "persona" come sostanza di natura razionale, e precisa:
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{{quote|1. Per i Greci ipostasi, secondo il significato proprio della parola, indica l‘individuo di qualsiasi sostanza, ma secondo l‘uso indica solo l‘individuo di natura razionale, attesa l‘eccellenza di questa natura. 2. Come noi diciamo al plurale che in Dio vi sono tre persone e tre sussistenze, così i Greci dicono che vi sono tre ipostasi. Però siccome il nome di sostanza, che propriamente corrisponde a ipostasi, per noi è equivoco, dato che alcune volte significa l‘essenza e altre volte l‘ipostasi, per evitare il pericolo di errore si è preferito tradurre ipostasi col termine sussistenza, anziché con quello di sostanza. II, q29, a.2}}
 
Per "sussistente" si intende la sostanza in quanto è in sè e per sè, senza bisogno di altro.{{Citazione necessaria| La parola "Ipostasi" già nella prassi degli antichi era usata non per un individuo qualsiasi (come una mano), ma per il solo individuo di natura razionale, quindi si può ora intendere come sinònimo di "persona".}} La Trinità può quindi essere espressa come tre ipostasi (persone) in un' unica essenza (o sostanza) comune (q29, a.2).
 
==Nella filosofia moderna==