Fortezza della Verrucola: differenze tra le versioni

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I marchesi dell'Aquila s'impadroniscono del feudo espandendosi nella Lunigiana orientale, ma incontrano l'opposizione di Firenze che lo recupera a favore del superstite Spinetta<ref>E. Bassani, ''Castelli di Lunigiana'', p. 74</ref>. Tuttavia i coinvolgimenti bellici di Verrucola non sono ancora finiti ed il castello viene conquistato nel [[1437]] da [[Niccolò Piccinino]], per conto del [[ducato di Milano]], e ancora nel [[1450]] del marchese [[Giacomo I Malaspina]]. Spinetta prima di morire nel 1478 lascia il suo feudo per testamento alla [[Repubblica Fiorentina]] che vi consolida il suo dominio.
 
La struttura subisce gravi danneggiamenti nel [[1481]] a seguito di un terremoto. Parzialmente recuperata è trasformata per conto del monaco agostiniano [[Alessio Casani]] nel [[XVI secolo]] in un monastero di monache agostiniane e la cappella castrense prende titolo di [[Chiesa di Santa Margherita (Fivizzano)|chiesa di Santa Margherita]]. Nel [[1977]] il castello viene recuperato dallo scultore [[Pietro Cascella]] e dalla moglie [[Cordelia von den Steinen]] che ne fanno la loro dimora.<ref>Nicola Gallo, ''Guida storico-architettonica...'' , p. 240</ref>.
 
È del gennaio [[2014]] lo studio del ricercatore fivizzanese Rino Barbieri che ha identificato, lungo le mura castellane che guardano a levante, le rovine di una Chiesa avente una [[architettura preromanica]]: la più volte citata nei documenti medievali come Chiesa di Santa Margherita che ai più appariva solo come un muro di contenimento o romano. <ref>[http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2014/01/26/news/caccia-alla-tomba-del-condottiero-1.8545792 Caccia alla tomba del condottiero - Cronaca - il Tirreno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> È in questa chiesa che il grande condottiero e feudatario [[Spinetta Malaspina]] voleva essere sepolto allorché nel [[1352]] dettò il suo [[testamento]]. Del vecchio edificio religioso si sono perse le tracce da secoli, forse da quel [[terremoto]] rovinoso del [[1481]] che fracassò anche il Castello. Da allora la popolazione utilizzò la cappella del maniero malaspiniano e della vecchia chiesa si perse la memoria. La rivelazione del sito originario della chiesa protoromanica potrebbe portare a nuove scoperte archeologiche.