Henrik af Trolle: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nato a [[Stoccolma]] il 24 novembre [[1730]], figlio dell'ammiraglio danese Georg Herman von Trolle, entrato al servizio del Re di Svezia, e di Anna Margareta Grill.<ref name=U9p829/> All'età di dieci anni entrò nell'organizzazione ''Skeppsgosse'', che aveva il compito di reclutare e formare i giovani alla vita in mare, trascorrendovi i successivi tredici anni.<ref name=U9p829/> Durante un viaggio dall'dai [[OlandaPaesi Bassi]] in Sud America tra il [[1751]] e il [[1752]] a bordo di una nave [[Regno di Prussia|prussiana]] prese parte ad un combattimento, protrattosi per quattro ore, contro 4 navi spagnole, al termine del quale l'intero equipaggio fu catturato e condotto prigioniero a [[Cartagena]], il [[Colombia]].<ref name=U9p829/> Rilasciato dopo quattro mesi, nel [[1754]] l'Ammiragliato lo promosse al grado di [[Sottotenente|överstyrman]] e l'anno successivo di [[tenente|löjtnant]].<ref name=U9p829/>
 
===La guerra di Pomerania===
Promosso Kaptenlöjtnant assunse il comando della [[Galea|galea]] ''[[Carlscrona]]''<ref name=A0p228>{{Cita|Anderson 1910|p.228}}</ref> partecipando nel [[1758]] all'assedio di [[Peenemünde]] e alla conquista della fortificazione di Anklamer-Fehr, dove al comando della sua galea, respinse l'attacco di due navi da guerra prussiane costringendole alla ritirata. Nel [[1759]] organizzò il trasporto dell'armata svedese a [[Rügen]], servendo quindi come aiutante di campo del conte [[Axel von Fersen il vecchio|Axel von Fersen]], partecipando alla conquista di [[Usedom]]<ref name=A0p227>{{Cita|Anderson 1910|p.227}}</ref> e [[Wollin]] e alla [[Battaglia di Frisches Haff]] (10 settembre 1759).<ref name=U9p829/> Nel [[1760]] gli fu dato il comando delle unità navali e militari che proteggevano le acque intorno alle isole di Usedom<ref name=A0p228/>e Wollin e delle truppe ivi stanziate.<ref name=U9p829/> Promosso Kapten continuò a ricoprire sia l'incarico di aiutante di campo del comandante dell'esercito della [[Pomerania]] che quello di comandante della squadra navale dell'arcipelago.<ref name=U9p829/>
 
Responsabile di mantenere il collegamento tra le truppe russe dell'Hinterpommern e le truppe di fanteria svedesi stanziate a Wollin, dovette spesso confrontarsi con la squadra prussiana dell'[[Oder]], forte di due fregate da 18 cannoni e quattro navi più piccole. Promosso [[maggiore|Major]], nel 1762, con l'uscita della Svezia dalla [[Guerra dei sette anni]], in meno di due mesi riuscì a riparate e attrezzare tutte le galee e le navi presenti in Pomerania per riportare le truppe in Patria.<ref>Negli anni successivi collaborò intensamente all'introduzione all'interno della marina svedese della figura del [[nostromo]].</ref> Nel [[1766]] viaggiò a proprie spese per l'[[Europa]], recandosi dapprima in [[Francia]] dove ebbe il permesso di studiare la flotta francese e i suoi equipaggiamenti, poi in [[Fiandra]] dove ispezionò numerose fortificazioni, e infine in [[Contea d'Olanda|Olanda]], dove ad [[Amsterdam]] osservò la navi della flotta olandese, studiando le tecniche di costruzione navale e le tattiche di combattimento.<ref name=U9p829/> Nel [[1769]] sposò la signorina Carolina Carleson, figlia del politico Edvard Carleson.<ref>Il figlio adottivo Karl Henrik af Trolle, nato nel 1763 a Karlskrona (sposato nel 1803, senza figli) originariamente di cognome faceva Ekholm, fu nobilitato nel 1802 con il cognome af Trolle. Entrato anche lui in marina divenne contrammiraglio, spegnendosi a Karlskrona nel [[1819]].</ref>
 
Nel [[1770]] con la ricostituzione della [[Flotta dell'arcipelago|Arméns flotta]], un ramo della marina reale specializzato nella guerra costiera e nelle operazioni anfibie, fu promosso [[tenente colonnello|överstelöjtnant]], servendo agli ordini del Maresciallo [[Augustin Ehrensvärds]].<ref>Divenuto il braccio destro di Ehrensvärd, insieme al suom comandante supervisionò l'espansione, l'amministrazione e la formazione della flotta.</ref> Nel 1772 fu promosso al grado di [[colonnello|överste]], e alla morte di Ehrensvärd,<ref name=A0p230>{{Cita|Anderson 1910|p.230}}</ref> avvenuta nel corso dell'anno, il re [[Gustavo III di Svezia|Gustavo III]], per il suo sostegno alla [[Rivoluzione svedese|rivoluzione]] da lui imposta, gli assegnò il comando della flotta e lo elevò al rango nobiliare con il prefisso "af".<ref>Negli anni successivi entrò in conflitto con i sostenitori di una marina tradizionale, che erano contro l'esistenza stessa di una flotta. Lui all'architetto navale [[Fredrik Henrik af Chapman]] giunsero alla conclusione che le piccole, veloci e manovrabili navi con 60-70 cannoni erano di più utile delle grandi, e lente navi, armate con 100 cannoni. Con l'aiuto di potenti alleati, [[Ulrik Scheffer]] e [[Carl Sparre]], riuscì a far sì che nell'aprile 1780 Chapman divennisse architetto capo delle costruzioni navali svedesi, sviluppando e rinnovando la flotta dell'esercito secondo i loro progetti. In sette anni furono costruiti, su proposta del Consiglio della Marina, 16 nuovi vascelli da 60 cannoni, e 12 fregate pesanti e 4 leggere. </ref>