Giocasta: differenze tra le versioni

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Giocasta, figlia di Meneceo, sorella di [[Creonte]], sposò [[Laio]], re di [[Tebe (Grecia)|Tebe]]. L'[[Oracolo di Delfi]] predisse che il figlio di Laio avrebbe ucciso suo padre e sposato sua madre. Per impedire che la profezia si avverasse, Laio fece abbandonare il proprio figlio su una montagna, con i piedi legati, e annunciò la sua morte. Il bambino fu salvato e condotto alla corte del re di [[Corinto]], dove gli fu dato il nome di [[Edipo (mitologia)|Edipo]]: giunto alla maggiore età, Edipo si recò presso l'oracolo di Delfi, che fece anche a lui una profezia, predicendo che avrebbe ucciso suo padre e sposato sua madre.
 
Edipo, che non conosceva suo padre, lo uccise senza riconoscerlo proprio sotto il tempio di Delfi ed entrò a Tebe in trionfo dopo aver sconfitto la [[Sfinge]]. Giocasta, riconoscente nei confronti dello sconosciuto eroe, lo sposò; in tal modo i due portarono inconsapevolmente a compimento la profezia ed ebbero quattro figli. Quando Edipo, dopo dieci anni, scoprì il suo passato, Giocasta, compresa la verità prima di lui, si [[impiccagione|impiccò]]. Nelle ''Fenicie'' euripidee, ispirate alla versione del mito raccontata da [[Stesicoro]], Giocasta sopravvive alla rivelazione dell'incesto e cerca di portare la pace tra [[Eteocle]] e [[Polinice]] in lotta per la supremazionesupremazia su Tebe: quando i suoi figli si uccidono a vicenda, la regina non regge al dolore e si pugnala sui loro cadaveri.
 
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