Chiese di Guardiagrele: differenze tra le versioni

È la principale [[chiesa (architettura)|chiesa]] della città, interamente realizzata in pietra della [[Maiella]]. Il primo edificio religioso realizzato in loco, risalente al [[XIII secolo]], consisteva in una chiesa cimiteriale. Per poterlo ampliare nei secoli successivi fu sopraelevato il [[presbiterio]] e realizzata una grande [[volta (architettura)|volta]] che scavalcava Via dei Cavalieri.

La facciata è occupata quasi interamente dal [[campanile]] quadrangolare, su cui è posto alla base un [[portale (architettura)|portale]] setiacuto nella prima metà del [[XV secolo]], in stile [[architettura gotica|gotico]] abruzzese. L'interno, ad aula unica e rimaneggiato nel tempo è di stile [[architettura barocca|barocco]].

Nel [[portico]] settentrionale della [[collegiata]] vi è un [[affresco]] raffigurante una ''Madonna allattante il Bambino'', contornata da decorazioni in [[stucco|stucchi]] policromi. Sotto il [[portico]] meridionale si trova invece un [[affresco]] di [[San Cristoforo]], opera di [[Andrea Delitio]] del [[1473]].

Caratterizzata da una [[facciata]] a coronamento orizzontale, venne eretta nel [[1276]] dai [[frati francescani|francescani]] al posto della chiesetta di [[San Siro]]. Nel [[1340]] in nobiluomo locale Napoleone I Orsini donò ai [[frati francescani|frati]] le [[reliquie]] di [[San Nicola Greco]]. Il ricco [[portale (architettura)|portale]] [[architettura gotica|gotico]] è attribuito alla scuola trecentesca di Nicola Mancino. I locali dell'ex [[convento]] francescano ospitano attualmente il Municipio comunale.

È probabilmente la [[chiesa (architettura)|chiesa]] più antica della città. Venne infatti eretta nel [[IV secolo]] suoi resti di un [[tempio]] pagano dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]]. L'esterno e il [[campanile]] sono realizzati in muratura di pietrame, intonacato solo sulla [[facciata]]. Quest'ultima è occupata da un [[portale (architettura)|portale]] cinquecentesco, fiancheggiato da due [[leone|leoni]] stilofori. L'interno è frutto dei rimaneggiamenti operati nel [[XVIII secolo]].

Situata in Via Roma, in seguito alla sconsacrazione degli [[anni 1960|anni sessanta]] ospita al suo interno mostre, convegni e concerti. Secondo la tradizione la [[chiesa (architettura)|chiesa]], [[architettura romanica|romanica]], fu eretta su un tempio dedicato alla dea [[Diana (divinità)|Diana]]. La caratteristica [[facciata]] presenta la parte sinistra a pietrame squadrato e regolare a vista, mentre il resto del prospetto è [[intonaco|intonacato]]. A causa di un intervento ricostruttivo del [[1428]], la [[parete (architettura)|parete]] laterale e quella posteriore presentano una cortina muraria in [[laterizio]]. Interessante è il [[portale (architettura)|portale]] tardo rinascimentale. L'interno è suddiviso in tre [[navata|navate]].

La sua fondazione risale al [[1599]], presso la cappella suburbana di Santa Maria del Popolo. In quest'ultima vi è un monumentale [[altare]] ligneo a struttura tripartita, con un caratteristico [[timpano (architettura)|timpano]] spezzato e quattro [[tela|tele]] inserite nella struttura, tra cui la centrale ''Immacolata tra angeli e santi''. A fronteggiare il dipinto vi è un raffinato [[tabernacolo]] intarsiato in [[legno]] e [[avorio]], terminante con una cupoletta a [[cipolla]], opera di inizi Settecento dei ''marangoni'', famosi intagliatori [[frati Cappuccini|cappuccini]].

Un tempo annessa ad un [[convento]] delle [[Monache clarisse|clarisse]], fu edificata, secondo tradizioni non molto attendibili, nel [[1220]]. La [[facciata]] è arricchita da un [[portale (architettura)|portale]] del [[1927]]. L'interno è riccamente decoranto in stile [[barocco]], con un [[pulpito]] in [[legno]] intagliato e alcune [[tela|tele]] del [[Settecento]] e [[Ottocento]].