Gérard Thibault d'Anvers: differenze tra le versioni
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Il cerchio viene utilizzato non solo per determinare la corretta lunghezza della propria spada, dei passi e della distanza, ma anche come ausilio didattico per esprimere in termini precisi come e dove intervenire in relazione all'avversario, in modo da produrre l'effetto desiderato. Ciò consente di utilizzare una sorta di scorciatoia geometrica, per cui Thibault può fare riferimento a una posizione semplicemente mediante la sua più vicina intersezione nel diagramma. In ragione del suo utilizzo come guida per i passi, Thibault fornisce i dettagli su come disegnare questo cerchio proporzionale sul terreno per l'uso personale del lettore, usando nient'altro che semplici strumenti.<ref>Thibault, Gérard, ''Academy of the Sword'', trad. John Michael Greer, Highland Park, TX, The Chivalry Bookshelf, 2006, pp. 24-25</ref>
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==La spada==
L'arma preferita di Thibault era la striscia, ed egli ne descrisse l'uso contro una moltitudine di armi avversarie come la striscia e il [[pugnale]], la [[spada a due mani]] e perfino le prime [[Arma da fuoco|armi da fuoco]]. Sebbene molti dei suoi contemporanei fornissero istruzioni per l'uso di varie armi, Thibault diede istruzioni per l'uso di una sola arma, ritenendola in grado affrontare tutte le altre armi e combinazioni di armi.
Thibault scrisse a lungo sulla lunghezza ottimale di una spada, concludendo che la sua [[lama]] non deve superare l'altezza dell'[[ombelico]] dello spadaccino quando è in piedi in modo naturale. Questa lunghezza della lama corrisponde anche al raggio del cerchio di Thibault. Questa lunghezza massima sembra essere una reazione alle lame troppo lunghe che erano diventate di moda ai tempi di Thibault, ed è forse a causa di questa moda che Thibault scrisse in dettaglio su una lunghezza massima, ma non sentiì il bisogno di indicare un minimo.<ref>Thibault, Gérard, ''Academy of the Sword'', trad. John Michael Greer, Highland Park, TX, The Chivalry Bookshelf, 2006, pp. 31, 42</ref>
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===The Guard===
Despite the popularity of increasingly complex [[hilts]], Thibault's ideal hilt was relatively simple. It featured straight [[quillons]], equal in length to the sole of the swordsman's foot, as well as [[finger rings]] and [[side rings]], with little else. Thibault gives proportional measurements for the various components of the hilt, each based on his circle diagram. These measurements dictate that the sword's quillons are to equal the length of one's foot, the combined length of pommel and grip should equal exactly twice the length of the guard from the quillons forward, and so on.<ref>Thibault, Gérard. ''Academy of the Sword,'' trans John Michael Greer (Highland Park, TX: The Chivalry Bookshelf, 2006) pp.42</ref> Most notably, Thibault's sword lacks a [[knuckle bow]] in order to allow his unorthodox method of gripping the sword. The knuckle bow interferes with the wrist when holding the sword in Thibault's primary straight arm grip.
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