Bhagavat: differenze tra le versioni

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{{q|Come il toro [il sole] irraggia tutte le regioni del cielo, in alto, in basso e per traverso splendendo, così costui, dio, beato, desiderabile, unico, governa tutto cio che è nato da matrice|''Śvetāśvatara Upaniṣad'', 5,4; traduzione di Pio Filippani Ronconi. In ''Upaniṣad antiche e medie'', Torino, Boringhieri, 2007, p. 330 |sarvā diśa ūrdhvam adhaś ca tiryak prakāśayan bhrājate yad v anaḍvān evaṃ sa devo bhagavān vareṇyo yoni-svabhāvān adhitiṣṭhaty ekaḥ|lingua=sa}}
 
Da qui i ''bhāgavata'', i devoti beneficiati dal ''Bhagavān/Bhagavat'', quindi quel culto teistico proprioalle origini del viṣṇuismo e kṛṣṇaismo moderni, attestato epigraficamente già a partire dal II secolo a.C.