Weltanschauung: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AlessioBot (discussione | contributi)
m →‎Voci correlate: Bot: +controllo di autorità
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix sezioni standard
Riga 20:
La parola ''Weltanschauung'' è stata usata dal sociologo [[Max Weber]] nel suo saggio ''L'etica protestante e lo spirito del capitalismo''. Il termine è stato usato anche da [[Wilhelm Dilthey]] nel [[1907]] nel III capitolo di ''Das Wesen der Philosophie'' (''L'essenza della filosofia''), al § 2 (''Tipi di intuizione filosofica del mondo''), dove ne viene data una visione [[storicismo|storicistica]] e [[idealismo|idealistica]], che si oppone al [[materialismo]] e al [[relativismo]]. Dilthey si riallaccia a [[Platone]] e a [[Kant]] come i predecessori più validi di una ''Weltanschauung'' idealistica che sembra preferire rispetto a tutte le altre possibili. Egli scrive:
 
{{quotecitazione|Tra questi tipi vi sono delle forme in cui tali intuizioni non sono ancora pervenute a separarsi nettamente; altre possono invece, sfidando la consequenzialità del pensiero, mantenere tutto il complesso di motivi metafisici, manifestandosi però sempre infeconde per lo sviluppo ulteriore dell’intuizione del mondo e inefficaci sulla vita e sulla letteratura. Dalla variopinta molteplicità di tali sfumature di intuizione del mondo, sono derivati i loro tipi più conseguenti, più puri e più efficaci.|''Das Wesen der Philosophie'', III, 2<ref> in: W. Dilthey, ''Critica della ragione storica'', Einaudi 1954, pp. 468-469</ref>}}
 
Dilthey individua tre tipi principali di ''Weltanschauung'': 1) la Materialistica o Naturalistica, 2) quella dell’Idealismo oggettivo e 3) quella dell’Idealismo della libertà. Così egli poi conclude il capitolo:
{{quotecitazione|È compito della dottrina dell’intuizione del mondo rappresentare metodicamente in base all’analisi del corso storico della religiosità, della poesia e della metafisica, in antitesi col relativismo, la relazione dello spirito umano con il mistero del mondo e della vita.|''Das Wesen der Philosophie'', III, 3<ref>in: W. Dilthey, ''Critica della ragione storica'', Einaudi 1954, p. 474</ref>}}
 
Anche [[Karl Jaspers]] nel suo ''Psychologie der Weltanschauung'', pubblicato nel [[1919]], ha fatto uso del termine ''Weltanschauung'', visto e interpretato sia per i suoi aspetti psicologici che per i suoi risvolti filosofici (i suoi studi iniziali erano stati infatti di medicina e di psicologia).
Riga 35:
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
 
==Voci correlate==