Editto di Milano: differenze tra le versioni

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*nel [[326]] emanò una legge che proibiva l’adulterio e vietava di portare a casa le concubine, inoltre stabilì che gli [[ebrei]] non potessero più convertire gli schiavi né praticare su di loro la [[circoncisione]]. Con Costantino, il clero assunse un’importanza sociale elevata, attirando anche per questa ragione le migliori intelligenze dell’impero.<ref>''313 L’Editto di Milano. Da Costantino ad Ambrogio, un cammino di di fede e libertà,'' San Paolo, 2013.</ref>
 
D'altra parte Costantino non proibì mai il culto pagano. Manifestò rispetto verso i fedeli della vecchia religione, cercando il dialogo con le correnti monoteizzanti del paganesimo. Egli inoltre sapeva che i membri del Senato avevano continuato a professare la religione tradizionale. Così decise di impostare una politica verso il Senato tesa ad evitare l'insorgere di contrasti. Il fatto che nel [[315]] il Senato abbia dedicato a Costantino un [[Arco di Costantino|arco di trionfo]] (che campeggia ancora oggi a fianco del Colosseo) lascia pensare che la linea di compromesso perseguita da Costantino avesse avuto successo.
 
== Note ==