Brigham Young: differenze tra le versioni
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In un periodo di grande difficoltà, caratterizzato da scissioni interne, intolleranze e gravi problemi economici e sociali, dovuti tra l'altro anche alla pratica del Matrimonio Plurimo, che veniva praticata da larga parte dei dirigenti della Chiesa, seppe guidare con grande fermezza e carisma la Chiesa Mormone per oltre tre decenni consecutivi.
Inizialmente <span>
In quel periodo gli venne riconosciuta dal governo degli Stati Uniti la carica di Governatore <span>Territoriale dello Utah. </span>
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Quale [[Presidenti della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni|Presidente della Chiesa]] e Governatore, divenne l'artefice della colonizzazione di gran parte dei territori dell'Ovest degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Sotto la sua direzione vennero intrapresi i lavori per la costruzione dei [[templi mormoni]] di Salt Lake City, St. George e Logan.
Autoritario e carismatico ricevette dalla stampa contemporanea, dai critici, e dai suoi stessi sostenitori una varietà di soprannomi, tra i quali i più popolari erano "Il Mosè Americano"<sup>[3]</sup>
Il suo mandato come governatore viene ricordato come caratterizzato da forti controversie concernenti, tra gli altri , la pratica della poligamia, la questione razziale, la cosiddetta Guerra dello Utah ed il massacro di Mountain Meadows.
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La sua figura autoritaria caratterizzò fortemente lo sviluppo ed il successo dei Mormoni in territori che erano di di fatto desertici ed ostili, ma ispirò anche una lunga teoria di critiche e di analisi del suo operato da parte dei maggiori giornali ed intellettuali della sua epoca. Il suo personaggio venne descritto in innumerevoli romanzi e racconti da autori quali Jack London ed Artur Conan Doyle.
==La questione razziale
Sotto la presidenza di Brigham Young vennero adottate misure razziste e discriminatorie nei confronti delle persone di colore.
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