Il 14 maggio 1972, Romas Kalanta s'immolò nella piazza di fronte al [[Teatro musicale statale di Kaunas|teatro statale di Kaunas]], in protesta contro il [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|regime sovietico in Lituania]], che opprimeva la [[Lingua lituana|lingua]] e la cultura del paese. L'ambulanza lo ha portato in ospedale già privo di sensi e dopo quattordici ore, il 15 maggio alle 4 del mattino, il ragazzo è morto. La sua inumazione immediata e segreta organizzata dalle autorità provocò i giorni 18 e 19 maggio 1972 manifestazioni contro il potere, le più grandi della post-guerra<ref name=misiun>{{cita libro | nome=Romuald |cognome=Misiunas |autore2=Rein Taagepera| lingua=en | titolo=The Baltic States: Years of Dependence 1940–1990 |editore=University of California Press |anno–253 |isbn=0-520-08228-1}}</ref>.
Kalanta diventò così un simbolo della resistenza lituana durante gli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]]