Assedio di Szigetvár: differenze tra le versioni

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|Comandante2 = [[Solimano il Magnifico]]<br />[[Sokollu Mehmed Pascià]]
|Comandante3 =
|Effettivi1 = 2.300<ref name="rarenewspapers">[http://www.rarenewspapers.com/view/548456 Timothy Hughes Rare & Early Newspapers], Item 548456.<small> Consultato il 1 dicembre 2009</small>.</ref>–3,000<ref name="Lieber 345"/>
|Effettivi2 = 100.000 così ripartiti: <br />
* 80.000 Ottomani
* 12.000–15.000 [[Tatari]]
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Il 29 agosto 1526 le forze ungheresi di [[Luigi II d'Ungheria e Boemia]] furono sconfitte a [[Battaglia di Mohács (1526)|Mohács]] dalle forze ottomane condotte da Solimano il Magnifico e lo stesso re ungherese perì in combattimento.<ref name="Stephen Turnbull49">{{en}} Turnbull (2003), p. 49</ref> La sua morte determinò la fine dell'indipendenza del Regno di Ungheria, essendo Luigi morto senza eredi. Sia l'Ungheria che la Croazia divennero oggetto di contesa fra l'impero ottomano e la [[monarchia asburgica]]. Ferdinando I d'Asburgo, fratello dell'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] (e futuro Imperatore lui stesso), aveva sposato la figlia di Luigi II d'Ungheria e Boemia<ref name="Turnbull, 49-51">{{en}} Turnbull (2003), pp. 49–51.</ref> e venne eletto re di Ungheria e Croazia dalle nobiltà ungheresi e croate<ref name="Corvisier and Childs289">{{en}} Corvisier and Childs (1994), p. 289</ref><ref name="Cetin">Milan Kruhek: Cetin, grad izbornog sabora Kraljevine Hrvatske 1527, Karlovačka Županija, 1997, Karlovac</ref><ref>Il 1 gennaio 1527 i nobili croati elessero a Cetin Ferdinando I, archiduca d'Austria loro re e ne confermarono il diritto di successione a lui ed ai suoi eredi. In cambio l'arciduca Ferdinando promise di rispettare i diritti, le libertà le leggi e gli usi, che i Croati avevano storicamente, uniti al regno d'Ungheria e di difendere la Croazia dalle invasioni dell'Impero ottomano. {{en}} [http://www.archive.org/stream/southernslavques00seto/southernslavques00seto_djvu.txt R. W. Seton -Watson:The southern Slav question and the Habsburg Monarchy page 18]</ref>
 
Il trono d'Ungheria divenne oggetto di dispute dinastiche fra Ferdinando e [[Giovanni I d'Ungheria|János Zápolya]], [[voivoda]] di [[Transilvania]], cui Solimano il Magnifico aveva promesso il dominio sull'Ungheria.<ref name="Turnbull, 55-56">{{en}} Turnbull (2003), pp. 55–56.</ref> Ferdinando [[Campagna ungherese del 1527–1528|diede corso alle sue pretese sull'Ungheria]] ed occupò [[Buda]], sottraendola al dominio di Zápolya, nel 1527, ma due anni dopo la dovette riconsegnare a causa delle vittorie conseguite contro le sue truppe dagli ottomani nel periodo.<ref name="Turnbull, 49-51"/>
 
=== Piccola guerra ===
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La risposta di Solimano venne nel 1532, allorché un'armata di 120.000 uomini si mosse per assediare Vienna. Ferdinando ritirò le sue truppe, lasciando solo 700 uomini, privi di artiglieria e con pochi fucili, a difendere [[Kőszeg]]<ref name="Turnbull, 49-51"/> sebbene [[Pargali Ibrahim Pascià]], il Gran Visir ottomano, non avesse compreso quanto scarse fossero le difese di Kőszeg. Solimano lo raggiunse poco dopo l'inizio dell'assedio.<ref name="Turnbull, 49-51"/> Per più di venticinque giorni ol comandante croato [[Nikola Jurišić]] e la sua guarnigione respinsero 19 assalti ed un incessante bombardamento da parte delle artiglierie ottomane.<ref name="Wheatcroft 59-60">{{en}} Wheatcroft (2009), pp. 59–60.</ref> Alla città vennero offerte onorevoli condizioni di resa e, benché queste fossero state respinte, gli ottomani levarono l'assedio,<ref name="Wheatcroft 59-60"/><ref name="Ágoston and Alan Masters583">{{en}} Ágoston and Alan Masters (2009), p. 583</ref> offrendo a Ferdinando un trattato di pace. Questo venne concluso e Zápolya fu riconosciuto dagli Asburgo come re d'Ungheria, ancorché vassallo dell'impero ottomano.<ref name="Turnbull, 49-51"/>
 
Il trattato non aveva soddisfatto né Ferdinando né Zápolya e le loro truppe iniziarono a combattersi in schermaglie lungo i confini.
 
Nel 1537 Ferdinando attaccò le forze di János Zápolya ad [[Osijek]] in violazione del trattato. L'assedio fu un colossale fiasco per le truppe austriache, sbaragliate da un intervento armato degli ottomani. Ma anziché proseguire con un attacco a Vienna il Solimano preferì attaccare [[Otranto]], nell'Italia del sud. La [[Battaglia di Preveza|battaglia navale di Preveza]] del 1538, combattuta e persa dalla flotta della [[lega Santa (1538)|Lega Santa]], benché non avesse coinvolto direttamente la monarchia asburgico, fu vista come una ulteriore sconfitta di quest'ultima contro il tradizionale nemico turco.<ref name="Turnbull, 52">{{en}} Turnbull (2003), p. 52.</ref>
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=== L'assedio ===
L'avanguardia turca si presentò a Szigetvár il 2 agosto ed i difensori effettuarono numerose sortite, che inflissero notevoli perdite agli assedianti.<ref name="Coppée 562-565"/> Il Sultan, con il grosso delle truppe, giunse il giorno 5<ref name="Turnbull 56"/><ref name="Coppée 562-565">Coppée (1864), pp. 562–565.</ref><ref name="Turnbull 56"/> e la sua grande tenda venne eretta sulla collina di Similehov per dargli la possibilità di assistere alla battaglia. Egli doveva stare nel suo accampamento e ricevere i rapporti sull'andamento dei combattimenti dal suo [[Gran visir]] [[Sokollu Mehmet Pasha]], il comandante effettivo delle operazioni belliche ottomane.<ref>Sakaoğlu (1999), pp. 140–141.</ref>
 
Il conte Zrinsky si trovò assediato da un'armata di almeno 150.000 soldati e dotata di una potente artiglieria.<ref name="Coppée 562-565"/> Zrinsky aveva raccolto, prima dell'assedio, una forza di circa 2300 fra soldati croati ed ungheresi,<ref name="Perok 46-48">{{en}} Perok (1861), pp. 46–48.</ref> ma la maggior parte dei difensori era croata, mentre il contingente ungherese contava sia soldati che ufficiali.<ref name="Wheatcroft 59-60"/><ref name="Perok 46-48"/>
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[[File:Oton Ivekovic, Nikola Subic Zrinski.jpg|thumb|[[Nikola Šubić Zrinski]] si prepara per la battaglia finale - dipinto di [[Oton Iveković]].]]
 
La battaglia finale ebbe inizio il 7 settembre, giono successivo al decesso del sultano. Per quella data i muri della fortezza erano stati già sbriciolati dalle mine esplosive e dal fuoco appiccato agli angoli delle mura. Al mattino l'attacco finale ebbe inizio<ref name="Lieber 345"/> con fuoco di fucileria, lancio di [[fuoco greco]] e una concentrazione di cannonate.<ref> Secondo Robert William Fraser durante l'assedio furono sparati più di 10.000 grandi proietti di cannoni</ref> Presto il castello, ultimo rifugio fortificato in Szigetvár, fu dato alle fiamme e le ceneri cadevano nell'appartamento del conte.<ref name="Lieber 345"/>
 
L'armata ottomana sciamò nella città, battendo tamburi ed urlando. Zrinski si prepare all'ultima carica incitando le sue truppe:
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[[File:Park of Hungarian Turkish Friendship Szigetvár 3.jpg|thumb|Il Parco dell'amicizia turco-ungherese a Szigetvár]]
 
Quasi tutta la guarnigione di Zrinski era stata spazzata via dopo la battaglia finale,<ref name="Lieber 345"/> ma anche le perdite ottomane erano state pesanti. Tre [[pascià]], 7,000 giannizzeri e 28.000 altri soldati erano caduti in battaglia.<ref name="Shelton 82-83"/> Le fonti divergono sul numero esatto delle perdite ottomane, ma la stima varia tra i 20.000 ed i 35,000.<ref name="Lieber 345"/><ref name="SheltonTait 82-83679"/><ref name="TaitShelton 67982-83"/>
 
Dopo la battaglia il Gran Visir emise bollettini di vittoria con il nome del sultano.<ref name="Turnbull, 57"/> Essi annunciavano che quest'ultimo era spiaciuto che il suo stato di salute gli impedisse di proseguire nella vittoriosa campagna militare.<ref name="Turnbull, 57"/> Il suo corpo venne riportato a Costantinopoli, mentre gli ufficiali a lui più vicini fingevano di parlare con lui.<ref name="Turnbull, 57">{{en}} Turnbull (2003), p. 57.</ref> Fonti turche affermano che la finzione durò tre settimane e che anche il medico personale del sultano era stato strangolato per precauzione.<ref name="Turnbull, 57"/>
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Due ambasciatori furono inviati alla Sublime Porta dall'imperatore [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]]: il croato [[Antonio Veranzio]] e lo [[stiria]]no Christoph Teuffenbach. Essi giunsero a destinazione il 26 agosto 1567 e furono ben ricevuti dal sultano Selim II.<ref name="Setton 921-922">{{en}} Setton (1984), pp. 921–922.</ref>
 
Il 17 febbraio 1568, dopo cinque mesi di trattative con Sokollu Mehmed Pascià, fu raggiunto un accordo.<ref name="Setton 921-922"/> Il [[Trattato di Adrianopoli (1568)|Trattato di Adrianopoli]] fu firmato il 22 febbraio.<ref name="Setton 921-922"/> [[Selim II]] concordò una tregua di otto anni,<ref name="Elliott 117"{{en}}" >Elliott (2000), p. 117.</ref> ma l'accordo portò un periodo di pace (relativa) di 25 anni, finché non scoppiò la [[Lunga Guerra]]. La tregua era condizionata al pagamento di un tributo annuale di 30.000 ducati alla Sublima Porta, che Massimiliano II accettò di pagare.<ref name="Elliott 118"/>
 
== L'assedio nell'arte ==
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[[Categoria:Guerra nel 1526]]
[[Categoria:Battaglie delle guerre turche|Szitgevár]]
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