Bibbia gotica: differenze tra le versioni

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== Documentazione manoscritta ==
[[ImmagINe:Wulfila_bibelWulfila bibel.jpg|thumb|Una pagina del ''Codex Argenteus'' conservato nella biblioteca dell'Università di Uppsala (Svezia)]]
La traduzione di Ulfila doveva essere una versione integrale della Bibbia, al contrario delle versioni nelle altre [[lingue germaniche]] che sembra fossero state programmate come versioni dei soli [[Vangelo|Vangeli]] e di singoli libri dell’[[Antico Testamento]]; tuttavia sono giunti fino a noi soltanto alcuni brani di Neemia (capitoli 5-7), gran parte dei quattro Vangeli e delle [[Lettere di Paolo]]. Questi testi appaiono in [[codice (bibliografia)|codici]] del [[VI secolo|VI sec.]] di probabile provenienza italiana, e sono considerati parte della traduzione wulfiliana anche se in nessuno di essi si citi il nome del traduttore; la paternità dei testi è stata dunque attribuita sulla base della sostanziale unitarietà delle traduzioni dei diversi codici e sull’uniformità di lingua e stile, che lasciano intendere che fossero parte di un’unica opera di ampio respiro, quale solo la versione wulfiliana pare essere stata.
Le discrepanze esistenti tra i testi si possono facilmente interpretare come revisioni post-wulfiliane o evoluzioni della lingua e influenze [[dialetto|dialettali]], tutte ampiamente giustificabili se si considera che l’originale precede di quasi due secoli i [[manoscritto|manoscritti]].
I manoscritti sono [[ostrogoti]] mentre l’originale è [[visigoti|visigoto]], è infatti opinione diffusa tra gli studiosi che tutta la tradizione gotica manoscritta della Bibbia provenga dall’Italia settentrionale e risalga all’epoca della dominazione ostrogotica; la fioritura di tali manoscritti rientrerebbe nella serie di iniziative culturali intraprese da [[Teodorico]], spronato alla conservazione del patrimonio letterario gotico dalla tradizione latina. Inoltre è lecito supporre che i manoscritti giunti ai nostri giorni possano dare solo un’idea della reale “popolarità” della Bibbia, in quanto essendo quella wulfiliana una versione ariana, molti codici sono stati distrutti o raschiati <ref>Poiché la pergamena era costosa, quando un libro non serviva più o, come in questo caso, ne veniva ordinata la distruzione per non diffondere dottrine [[eterodossia|eterodosse]], i fogli venivano raschiati per essere poi riutilizzati.</ref> dopo la condanna dell’arianesimo. Ad eccezione del ''[[Codex Argenteus]]''<ref> Codice di alto pregio realizzato su pergamena purpurea, con le lettere in argento e le iniziali in oro</ref>, infatti, gli altri manoscritti, (il ''Codex Carolinus'', i ''Codices Ambrosiani A, B, C, D'', il ''Codex Taurinenis'') sono tutti dei [[Palinsesto (filologia)|palinsesti]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
A. M. Guerrieri, ''Introduzione allo studio della Filologia Germanica'' - vol. I Le lingue germaniche, Roma, Edizioni Kappa, 1980
 
[[Categoria:Letteratura cristiana del IV secolo]]
[[Categoria:Versioni della Bibbia cristiana|Gotica]]
 
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