Ion Gheorghe Maurer: differenze tra le versioni

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Maurer aderì al Partito Comunista Romeno (PCR) nel [[1936]], partecipò alla [[Resistenza (politica)|Resistenza]] e nel [[1945]] entrò nel Comitato Centrale del PCR (dal [[1948]] Partito Operaio Romeno, POR). Fu ministro dell'Economia Nazionale ([[1946]]-[[1947]]), viceministro dell'Industria e del Commercio ([[1948]]) e ministro degli Esteri ([[1957]]-[[1958]]), quindi succedette a [[Petru Groza]] nella presidenza del Consiglio di Stato ([[1958]]-[[1961]]), carica che corrispondeva a quella di capo dello Stato.
 
Sostituito nel [[1961]] dal segretario del POR, [[Gheorghe Gheorghiu-Dej]], Maurer divenne vicepresidente del Consiglio di Stato e presidente del Consiglio dei ministri ([[1961]]-[[1974]]). Sostenne la necessità di costruire una “via romena al socialismo”, soprattutto in campo economico (sviluppo dei commerci coi Paesi occidentali, abbandono della politica di [[collettivizzazione]] della terra), per evitare una dipendenza eccessiva dall'[[Unione Sovietica]], e collaborò per questo col presidente [[Nicolae CeauşescuCeaușescu]].
 
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