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|Nome = Meilogu
|Panorama = Monte Santu e Monte S. Antonio (Pelau), Siligo, Sardinia.jpg
|Didascalia = Le [[mesa]]s di [[Monte Santo (Siligo)|Montemonte Santo]] e [[Montemonte Pelau]] in territorio di [[Siligo]]
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 2.5
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|Sito =
}}
Il '''Meilogu''' è una regione storico-geografica della [[Sardegna]] che può essere considerata una sub-regione del [[Logudoro]]. Il nome significa "luogo di mezzo": infatti si trovava esattamente al centro del [[Giudicatogiudicato di Torres]]. In questo territorio si trova la cosiddetta [[Vallevalle dei Nuraghi]] dove spicca l'importante zona archeologica del [[Nuraghenuraghe Santu Antine]], chiamato la reggia nuragica per la sua imponenza e per la sua eleganza.
 
==Morfologia==
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==Cenni storici e confini nei secoli==
L'area geografica definita dal coronimo '' Meilogu'' ha variato notevolmente dal Basso Medioevo ai giorni nostri.
 
In epoca giudicale il Meilogu era una [[curatoria]] del [[Giudicato giudicato di Torres]]. Per quanto attigua, la curatoria di Meilogu era del tutto distinta da quella di Ardara-Oppia, come risulta dai condaghi di [[Chiesa di San Pietro di Silki|San Pietro di Silki]] e San Michele di Salvennero. Le due curatorie furono riunite, intorno alla metà del Trecento, in una sola ''incontrada di Ardara e Meilogu'', o più semplicemente ''incontrada di Meilogu'', come si evince da un rilevamento del 1349, afferente ai possedimenti sardi dei [[Doria]], e, soprattutto, dall'''Ultima Pax Sardiniae'' del 1388. L'originaria curatoria di Meilogu comprendeva, pressappoco, gli attuali comuni di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba e Borutta. La curatoria di Ardara-Oppia includeva, invece, gli odierni comuni di Ardara, Mores e Ittireddu.
 
Nel 1421 il re [[Alfonso V d'Aragona]] donò l'intera incontrada di Meilogu a Bernardo Gilalberto de Centelles.
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Verso il 1442 tale incontrada fu dunque smembrata in tre parti: il feudo di Oppia, poi marchesato di Mores (Ardara, Mores, Lacchesos, Todoracche e Ittireddu); il feudo di Càpula, in seguito marchesato di Cea e successivamente contea di Villanova Montesanto (Càpula, Siligo, Banari, Cherchedu e Villanova Montesanto); il feudo di Meilogu, più tardi marchesato di Torralba e ulteriormente marchesato di Valdecalzana (Bonnanaro, Torralba e Borutta). Questi tre feudi vennero definitivamente aboliti intorno al 1840.
 
Nel corso del primo quarto della seconda metà del Novecento, sebbene non ancora ben delimitata, la regione storico-geografica (o sub-regione) del Meilogu si allargò progressivamente fino a comprendere i ventidue comuni di Ardara, Mores, Ittireddu (antica curatoria di Ardara-Oppia), Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba, Borutta (antica curatoria di Meilogu), Thiesi, Cheremule, Bessude, Giave, Cossoine (antica curatoria di Cabuabbas), Pozzomaggiore, Padria, Mara, Romana, Monteleone Rocca Doria, Villanova Monteleone, Montresta (antica curatoria di Nurcara-Monteleone), Bonorva con Rebeccu e Semestene (antica curatoria di ''Costa de Valles'', ovvero ''Costa de Addes'', chiamata erroneamente ''Costavalle''). Con tutto ciò, all'interno di tale zona abbastanza omogenea, alcuni geografi hanno individuato il cosiddetto ''Paese"paese di Villanova''", il quale raggruppava i comuni di Villanova Monteleone, Monteleone Rocca Doria, Romana, Pozzomaggiore, Padria e Mara (antica curatoria di Nurcara-Monteleone, pur senza l'ormai planargese Montresta, o attuale [[Unione dei Comunicomuni del Villanova]] con l'aggiunta di Pozzomaggiore).
 
Dal 1976 in poi, tuttavia, la superficie territoriale del Meilogu contemplò i soli quindici comuni del Comprensorio Nn. 5 del Logudoro-Meilogu (sede a Thiesi), dal momento che la sub-regione venne gradualmente identificata col predetto ente intermedio (per quanto soppresso nel 1993): Banari, Bessude, Siligo, Bonnanaro, Torralba, Borutta, Thiesi, Cheremule, Giave, Cossoine, Bonorva, Semestene, Pozzomaggiore, Padria e Mara.
 
Infine, non è inopportuno precisare che, mentre i primi tredici dei predetti comuni sono entrati a far parte, nel 2008, dell'[[Unione dei Comunicomuni del Meilogu|Unione di Comunicomuni denominata "Meilogu"]] (sede a Bonorva), gli ultimi due hanno invece preferito aderire all'[[Unione dei Comuni del Villanova]], unitamente a quelli di Villanova Monteleone (la sede), Monteleone Rocca Doria e Romana.
 
D'altro canto, a decorrere dal 1976, i comuni di Ardara, Mores e Ittireddu furono aggregati al Comprensorio Nn. 6 (sede a Ozieri), il quale, a sua volta, venne progressivamente immedesimato con la sub-regione del Monteacuto.
 
==Bibliografia==
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* S. Ginesu, ''I vulcani del Logudoro-Mejlogu'', Sassari, 1992.
* Z. Rubattu - F. Virdis, ''Il Logudoro Meilogu'', Rimini, Maggioli, 1990.
* ''Unione di Comuni "Meilogu"'', sito Internetinternet (http://www.unionecomunimeilogu.it).
 
==Voci correlate==