Sorvolo ravvicinato: differenze tra le versioni

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{{F|astronautica|agosto 2015}}
Un '''sorvolo ravvicinato''' (in [[lingua inglese|inglese]] '''''flyby''''' o '''''fly-by''''',<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=flyby |editore=Dictionary.com |url=http://dictionary.reference.com/browse/flyby |accesso=17 novembre 2015}}</ref> letteralmente ''volare sopra a'') in [[astronautica]] è il passaggio ravvicinato di una [[sonda spaziale]], ad alta velocità, in prossimità di un [[pianeta]] o di un altro oggetto celeste.
 
Date le velocità tipiche degli oggetti del [[sistema solare]] (decine di [[chilometro|chilometri]] al secondo), un sorvolo ravvicinato dura generalmente molto poco, alcune ore al massimo. Generalmente i controllori di volo cercano di indirizzare la sonda il più vicino possibile all'oggetto studiato, per ottenere immagini migliori. Nel caso di pianeti dotati di atmosfera questa distanza è dell'ordine del migliaio di chilometri, per evitare che l'attrito modifichi l'orbita della sonda. Se invece si tratta di corpi più piccoli, la sonda può avvicinarsi di più, ma viene comunque mantenuto un margine di sicurezza. Spesso la sonda prende immagini dell'obiettivo alcuni giorni od ore prima dell'incontro per migliorare la stima della posizione dell'oggetto, ed eventualmente correggere la rotta.
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Un sorvolo ravvicinato è spesso il metodo scelto per la prima esplorazione di un corpo celeste perché è il più economico: non dovendo eseguire manovre complesse come un'entrata in orbita o grandi cambiamenti di rotta, la sonda può essere più semplice e leggera e può avere a bordo poco carburante, il che diminuisce moltissimo i costi di lancio. Le informazioni ottenute dal sorvolo ravvicinato verranno poi utilizzate per costruire una sonda specializzata per il corpo celeste che si vuole esplorare.
 
== Note ==
<references/>
 
{{Portale|astronautica}}