Spartizione dell'Africa: differenze tra le versioni

traducibile in ''"lo sgomitare per l'Africa"'') fu il proliferare delle rivendicazioni [[Europa|europee]] sui territori [[africa]]ni, avvenuto tra il [[1880]] e l'inizio della [[prima guerra mondiale]], nel cosiddetto periodo del [[Nuovo imperialismo]].

Nella seconda metà del [[XIX secolo]] ebbe luogo la transizione dall'[[imperialismo]] "informale", delcaratterizzato dal controllo attraverso l'influenza militare e la dominanza economica, a quello del governo diretto sul territorio. È di questi anni la nascita degli stati coloniali propriamente detti.

È in questi anni che si riscontra il maggior ''gap'' tecnologico tra i vari paesi africani e l'occidenteOccidente; con la sostituzione del [[moschetto]] con i più efficaci [[Fucile|fucili]] (a percussione e poi a retrocarica) ed il miglioramento delle tecnologie dell'artiglieria, l'Occidente aumenta il vantaggio tecnologico nei confronti del continente africano.

Dal [[1850]] vari paesi occidentali finanziano numerose esplorazioni geografiche ed istituti geografici per acquisire informazioni sulle parti più interne dell'Africa che erano totalmente sconosciute. Le spedizioni geografiche (famosiFamosi esploratori furono [[David Livingstone|Livingstone]], [[Richard Francis Burton|Burton]], [[Henry Morton Stanley|Stanley]] e [[Pietro Savorgnan di Brazzà|Brazzà]]). Le spedizioni geografiche si avventurarono in zone sconosciute, scoprendo aree fertili e mitimitiche (come i grandi laghi), e fornendo conoscenze geografiche, culturali ed economiche di varie regioni remote.

Un valido contributo alla corsa per la spartizione dell'Africa arrivò dal mondo intellettuale, che fornì, grazie al [[Razzismo#Il "Razzismo scientifico"|razzismo]] pseudoscientifico suffragato dai contemporanei studi di [[biologia]], [[genetica]], antropologia[[etnologia]] etc.e [[antropologia]], il pretesto di fornire civilizzazione e conoscenze alle popolazioni africane, che in quanto meno evolute, non erano in grado di accedere autonomamente alla civiltà.