Erbario: differenze tra le versioni

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=== Erbari greco-romani ===
La nascita della [[filosofia]] giocò un ruolo fondamentale alla stesura di queste prime raccolte probabilmente già nel VI-V sec a.C<ref>{{Cita libro|autore = G. Maggi|titolo = op. cit.|anno = |editore = |città = }}</ref> di conoscenza delle piante: le domande che l'uomo si poneva sempre più insistentemente sull'ordine e origine dell'universo lo portarono alla ricerca e all'osservazione anche del mondo vegetale, dalla morfologia alle proprietà alimentari e medicinali. Le conoscenze così accumulate mescolavano elementi di mera natura [[botanica]] ad altri [[Farmacia|farmaceutici]], il che riflette la visione non disgiunta dei due aspetti, da quanto si deduce già da una delle prime raccolte ritrovate attribuita a [[Teofrasto]]<ref>{{Cita web|autore = Enciclopedia Treccani|url = http://www.academia.edu/6231246/Ferrante_Imperato_prima_traduzione_italiana_di_Teofrasto_1598|titolo = Teofrasto|accesso = |data = }}</ref> (371 a.C.    286 a.C.), che ne descrisse circa cinquecento nelle sue due opere ''[[Historia plantarum|Historia Plantarum]]''<ref>{{Cita web|autore = Annibale Mottana|url = http://www.academia.edu/6231246/Ferrante_Imperato_prima_traduzione_italiana_di_Teofrasto_1598|titolo = Prima traduzione italiana di Teofrasto per Ferrante Imperato nel 1598|accesso = |data = }}</ref> e [[es.wikipedia.org/wiki/De causis plantarum|De '' Causis Plantarum'']]''.''
 
Nel [[medioevo]] si trattava di una particolare categoria di [[libro|libri]] che raccoglievano brevi descrizioni, spesso a carattere medico, e descrivevano le virtù delle piante.