Anna Canalis di Cumiana: differenze tra le versioni

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Nell'agosto del [[1728]] la regina Anna Maria morì dopo una serie di attacchi cardiaci<ref name="ReferenceA"/> e il 12 agosto del [[1730]] nella Cappella Reale di Torino Vittorio Amedeo sposò Anna con un [[matrimonio morganatico]] dopo aver ottenuto il permesso da [[Papa Clemente XIII]]. Anna era ancora bella a dispetto dei suoi quasi cinquant'anni e come dono di nozze Vittorio Amedeo la creò [[marchesato di Spigno|marchesa di Spigno]], un paese che era stato un [[feudo]] del [[Sacro Romano Impero]] e che era stato preso in bottino dai Savoia dopo la [[guerra di successione spagnola]] e che prima era appartenuto a un fratello illegittimo del re<ref name="Symcox, Geoffrey 1730">Symcox, Geoffrey: Vittorio Amedeo II. L'assolutismo sabaudo, 1675-1730, Torino, 1989</ref>.
La coppia rese pubblico il proprio matrimonio nel mese di settembre con grande costernazione della corte. Nella stessa circostanza, il re annunciò anche la propria intenzione di abdicare, cosa che fece subito dopo nel [[Castello di Rivoli]], lasciando il trono al secondogenito Carlo Emanuele che era subentrato al fratello maggiore [[Vittorio Amedeo di Savoia (1699-1715)]].
I coniugi presero quindi residenza al [[Castello di Chambéry]] portando con sé una piccola quantità di servitori. L'anno dopo Vittorio Amedeo fu colpito da un [[Ictus]] e comunicò al figlio la volontà di tornare sul trono<ref name="Symcox, Geoffrey 1730"/>. Carlo Emanuele reagì arrestandolo e portandolo al [[Castello di MoncalieriRivoli ]], mentre Anna venne portata ad una casa per prostitute che si erano ravvedute presso il Castello di [[Ceva]] e solo dopo le fu concesso di tornare a Rivoli insieme al marito. Forse per la malattia Vittorio Amedeo non prese bene il ricongiungimento e la accusò violentemente di essere la causa di tutte le sue sfortune<ref name="Symcox, Geoffrey 1730"/>. Vittorio Amedeo, tenuto prigioniero presso il monasteroCastello di SanRivoli Giuseppemorì ina CarignanoMoncalieri morì nel settembre del [[1732]] e Anna fu portata al Convento della Visitazione di [[Pinerolo]] dove morì nel [[1769]] dove fu sepolta in una tomba senza lapide.<ref>Gontier, p. 179</ref>
 
== Discendenza ==