Carlo Stuparich: differenze tra le versioni
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Terminati gli studi primari e secondari nella città natale, Carlo si iscrisse nel [1913]] all’Istituto di Studi Superiori di [[Firenze]], raggiungendo il fratello Giani e il compaesano [[Scipio Slataper]],<ref name=D4p39>{{Cita|Di Vecchia 2014|p. 39}}</ref > e partecipando al movimento e alla rivista de [[La Voce (rivista)|"La Voce"]] di Prezzolini.<ref name=D4p37>{{Cita|Di Vecchia 2014|p. 37}}</ref >
[[Irredentismo italiano|Irredentista]], partì volontario per combattere nella [[prima guerra mondiale]]
Nel maggio [[1916]] i due fratelli Stuparich partirono con il loro reparto per la Val Sillà sul [[Monte Cengio]], non lontano da [[Tonezza del Cimone]] ([[Altopiano di Asiago]]),
Nel [[1918]], alla memoria del Sottotenente Carlo Stuparich del [[1º Reggimento "Granatieri di Sardegna"]] del XCII battaglione M.T., venne conferita la [[Medaglia d'oro al valor militare]]. In sua memoria venne intitolato uno dei 41 [[Cimiteri di guerra dell'Altopiano dei Sette Comuni]].
{{Quote|Qui, faggi, carpini, noccioli e, sotto gli arbusti, fra il muschio, zone fragranti di mughetti. In questa conca silenziosa, alle pendici del Cengio, su cui passano le nuvole e, dopo uno scroscio di pioggia, appare per un momento il sole, ha vissuto le sue ultime ore mio fratello Carlo. Il pensiero che mi riconduce a quello che Carlo visse in quei momenti è intenso, ma non è cruccioso: cerco intorno e dentro a me stesso, mi raccolgo, rivivo. Tutte le volte sono sceso di lassù con l'animo fatto più semplice e chiaro.|[[Giani Stuparich]]}}
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