Storia dell'introduzione dell'euro: differenze tra le versioni

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Nei mesi immediatamente successivi all'introduzione dell'euro come moneta fisica si verificarono delle conversioni dei prezzi di beni e servizi tra valute nazionali e moneta unica a volte distanti da quelle ufficiali. In alcuni mercati italiani, soprattutto in quelli alimentari e dei beni di consumo (quelli dove si effettuano acquisti di basso valore assoluto), l'impressione è che spesso si sia convertito 1 euro con 1000 lire, riducendo di quasi della metà il valore reale della moneta. In altri, per esempio nel mercato dei servizi pubblici, si assistette all'applicazione di forti arrotondamenti su prezzi e tariffe. In altri ancora, per esempio nel mercato dei beni più durevoli (elettrodomestici, telefonia, hi-tech) si verificò una leggera diminuzione di prezzi.
 
La differenza tra tasso di conversione ufficiale dell'euro e quello praticato in alcuni mercati sviluppò intricate polemiche. Ci fu chi accusò le autorità monetarie di aver ignorato i meccanismi psicologici di scambio delle valute e quindi di aver creato un inutile aumento indiscriminato del livello generale dei prezzi. Le autorità monetarie si difesero sostenendo che le conversioni fra monete nazionali e euro a cambi diversi da quelli ufficiali furono statisticamente ininfluenti e che, sotto il profilo morale, furono dovuti a speculazione facilitata dalla scarsa trasparenza e dallo scarso controllo dei mercati.<ref>Benchimol, J., 2014. [http://ideas.repec.org/a/eee/reecon/v68y2014i1p39-56.html Risk aversion in the Eurozone], [[Research in Economics]], vol. 68, issue 1, pp. 39-56.</ref> In Italia, l'[[ISTAT]] confermò che non si ebbero fiammate [[inflazione|inflazionistiche]], quindi la conversione applicata nella maggior parte delle transazioni sarebbe stata quella determinata ufficialmente dal Consiglio Europeo.<ref>''Caratteristiche del processo inflazionistico nell'anno dell'introduzione dell'euro'', estratto dal ''Rapporto annuale Istat 2002'', [http://www.istat.it Istituto Nazionale di Statistica], maggio 2003</ref><ref> "L’introduzione dell’euro e la divergenza tra inflazione rilevata e percepita (The introduction of the euro and the divergence between officially measured inflation and inflation perceptions)",[http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/temidi/td04/td532_04;internal&action=_setlanguage.action?LANGUAGE=it]</ref> Istituti di statistica indipendenti sostennero invece il contrario<ref>''Caro...cibo - Indagine statistica dell'Eurispes sui prezzi dei prodotti alimentari'', [http://www.eurispes.it Eurispes], gennaio 2003</ref> sulla base di analisi l'attendibilità delle quali fu oggetto di profonde discussioni.<ref>Ugo Trivellato. ''Come si misura l'inflazione'', [http://www.lavoce.info «LaVoce.info»], 25 febbraio 2003</ref>
 
Tra i principali economisti a livello internazionale ve ne sono molti che avanzano, o hanno avanzato in passato, forti riserve sulla bontà dell'introduzione della moneta unica. Tra essi vi sono innanzitutto i [[Premio Nobel per l'economia|premi Nobel]] [[Milton Friedman]], [[Amartya Sen]], [[Joseph Stiglitz]], [[Paul Krugman]], [[Christopher Pissarides]] (inizialmente sostenitore dell'euro) e [[James Mirrlees]]<ref>da "Il Sole 24 ore" [http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-17/i-sei-premi-nobel-contro-euro-mirrless-italia-dovrebbe-uscire-ora-123855.shtml?uuid=ABsusak#navigation]</ref>. Oltre a essi vi sono [[Roger Bootle]] (economista della ''[[City (città)|City]]'' di [[Londra]])<ref>Biografia di Roger Bootle: [https://www.capitaleconomics.com/staff/roger-bootle.html]</ref>, vincitore nel [[2012]] del [[Wolfson Economics Prize]] per lo studio di fattibilità economica sullo smantellamento della ''zona euro''<ref>Studio di Bootle e del suo gruppo: [http://www.policyexchange.org.uk/images/WolfsonPrize/wep%20shortlist%20essay%20-%20roger%20bootle.pdf]</ref>, [[Dominick Salvatore]] (professore alla [[Fordham University]] di New York)<ref>“The common unresolved problems within EMS and the EMU”, The American Economic Review, vol. 87, n. 2, pp. 224-226. [http://www.jstor.org/stable/2950919]</ref>, [[Rudi Dornbusch]] (già professore al [[Massachusetts Institute of Technology]])<ref>da “Euro fantasies”, Foreign Affairs, vol. 75, n. 5, settembre/ottobre 1996 [http://www.foreignaffairs.com/articles/52431/rudiger-dornbusch/euro-fantasies-common-currency-as-panacea]</ref>, [[Martin Feldstein]] (professore alla [[Università di Harvard]])<ref>da “EMU and international conflict”, Foreign Affairs, vol. 76, n. 6 [http://www.foreignaffairs.com/articles/53576/martin-feldstein/emu-and-international-conflict]</ref>.