Teurnia: differenze tra le versioni

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Teurnia fu uno dei centri abitati più popolosi di [[Norico]], con - nel suo periodo di punta - una popolazione di 30 000 abitanti. Verso la fine dell'impero la popolazione diminuì, le persone abbandonarono le case terrazzate, ed i pendii non più utilizzati per l'agricoltura furono adibiti a cimiteri. Nello stesso periodo sorsero le mura che circondavano la cima della collina, formate da materiale preso dalle case abbandonate.
 
Già nel IV secolo Teurnia era una città cristiana, e sede vescovile fino al declino che culminò nel [[610]]. Grazie al ''vita Severini'' scritto da [[Eugippio]] nel 511, sappiamo che [[Severino abate]], "apostolo a Norico", era in contatto con un vescovo di Tiburnia/Teurnia di nome [[Paulinus]]. A partire dal fatto che Paulinus scrisse lettere di ammonimento alle comunità che formavano questa diocesi, possiamo capire che era l'[[metropolita|arcivescovo metropolita]] della provincia. Quindi Teurnia potrebbe aver veramente preso il posto di [[Virunum]] come capitale durante il [[Invasioni barbariche del V e VI secolo|periodo delle migrazioni]]. L'ultima citazione della città e della diocesi di Tiburnia risale al 591, in una lettera dei vescovi [[veneti]] e [[Rezia|retici]]<ref>MONUMENTA GERMANIAE HISTORICA, EPISTOLAE,1.16A.P-17-21. </ref>.
 
==Scavi==