San Basilio: differenze tra le versioni

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Scrisse molte opere di carattere dogmatico, ascetico, discorsi ed omelie, oltre a un trattato per i giovani sull'uso e il comportamento da tenersi nello studio dei classici pagani, e moltissime lettere sui più svariati argomenti. Scrisse anche l'[[antologia]] [[Origene|origeniana]] "[[Filocalia]]" e un trattato sullo [[Spirito Santo]] in cui affermava la [[consustanzialità]] delle tre Persone della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]].
 
Celebre è la sua [[preghiera]] dedicata agli [[animali]], composta nel [[370]]<ref>Jean Prieur, ''Gli animali hanno un'anima'', Edizioni Mediterranee, Roma 2006, [http://books.google.it/books?id=VneGTjLchuQC&pg=PA188 p. 188]. ISBN 88-272-0828-3.</ref>, in cui sorprendentemente emergono le tematiche moderne a proposito dei [[diritti animali]]:
{{Citazione|O Signore, accresci in noi la fratellanza con i nostri piccoli fratelli; concedi che essi possano vivere non per noi, ma per se stessi e per Te; facci capire che essi amano, come noi, la dolcezza della vita e ti servono nel loro posto meglio di quanto facciamo noi nel nostro.<ref>La preghiera è così riportata in [[Famiglia Cristiana]] del 14 ottobre 2007, nell'articolo ''Diversamente giovani'' di Franca Zambonini, p. 174.<br />Si veda, inoltre, un'altra simile preghiera della tradizione basiliana: «Signore e salvatore del mondo, noi ti preghiamo anche per gli animali, che umilmente portano con noi il peso e il calore del giorno e offrono le loro semplici vite, aiutandoci a vivere bene. Noi ti preghiamo anche per le creature selvagge, che tu hai creato sapienti, forti, belle. Ti preghiamo per tutte le creature, anche quelle che non sono intelligenti, perché esse hanno una loro missione, sebbene noi siamo incapaci di riconoscerla. E supplichiamo la tua grande tenerezza, perché tu hai promesso di salvare insieme l'uomo e gli animali (cfr. ''Salmi'', 36, 7) e hai concesso a tutti il tuo amore infinito». (cit. in Aa.vv., ''Animalia'', BUR, Milano 2012, [http://books.google.it/books?id=zyYA9tIzsgYC&pg=PA74 p. 74]).</ref>}}
 
Tra le opere di Basilio, decisive nel dibattito teologico del IV secolo sulla Trinità, bisogna almeno ricordare ''Contro Eunomio'', diretta contro l'''Apologia'' di Eunomio contenente proposizioni considerate eretiche, e ''Lo [[Spirito Santo]]'', indicante la divinità della terza persona trinitaria. Conserviamo di lui anche lettere ed omelie, specie quelle trattanti i sei giorni della creazione (Omelie sull'Esamerone). Il suo ''[[Asceticon]]'', rappresenta una tappa cruciale nella storia del monachesimo e della spiritualità cristiane.
 
Le confutazioni di Basilio sul [[manicheismo]] contenute nella ''Piccola Asketikon'' furono tradotte in latino da [[Tirannio Rufino]] nel [[IV secolo]]<ref>Silvas (2002), pp. 247-259, in ''Vigiliae Christianae''.</ref>.
 
== Eredità ==
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Basilio, vissuto alla fine dell'era delle persecuzioni, detiene un posto di grande importanza nella storia della liturgia cristiana. I riti della Chiesa che prima erano affidati alla memoria e alla estemporaneità iniziarono a strutturarsi, la liturgia iniziò ad essere influenzata da brevi rituali. L'influenza di Basilio in questi rituali è ben attestata nelle fonti. Restano dubbi su quali parti della [[Divina Liturgia di Basilio Magno]] siano state composte o riviste da lui e quali si ispirano alle sue opere.
 
Le attuali liturgie delle Chiese cristiane che portano il nome di Basilio non sono interamente frutto del suo lavoro, nella forma attuale, ma conservano comunque un richiamo all'attività di Basilio, che ne formulò le iniziali formule liturgiche e il canto degli inni. Gli studiosi di [[patristica]] riconoscono che l'attuale liturgia di Basilio «porta inconfondibile la traccia della sua penna, della sua mente e del suo cuore»<ref>Bebis (1997), p. 283.</ref>.
 
L'[[Preghiera eucaristica|anafora]] della ''[[Divina Liturgia di Basilio Magno]]'' bizantina è più lunga di quella della più comune ''[[Divina liturgia di Giovanni Crisostomo]]''. {{chiarire|La preghiera silenziosa del sacerdote e l'uso dell'inno della [[Theotokos]] con ''Tutta la creazione'' invece della ''[[Axion Estini]]'' di Giovanni Crisostomo.}} La liturgia di Crisostomo rimpiazzò quella di Basilio nella messa giornaliera del rito della [[Chiesa ortodossa]] e della [[Chiesa sui iuris|Chiesa bizantina]]. La liturgia di Basilio si usa ancora nelle domeniche di [[Quaresima]], nella liturgia del [[Giovedì Santo|Giovedì]] e [[Sabato Santo]], nelle domeniche di [[Avvento]] e il giorno della sua festa, il [[1º gennaio]] per le chiese d'oriente.
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Basilio figura tra le più influenti figure che hanno dato sviluppo al monachesimo nella cristianità. Non solo è riconosciuto come il padre del [[monachesimo orientale]]; ma gli storici gli attribuiscono anche una grande importanza per lo sviluppo di quello occidentale, in particolare per l'influsso che ebbe su [[San Benedetto]]<ref>Vedi K.E. Kirk, ''The Vision of God: The Christian Document of the ''summum bonun, London 1931, 9.118.</ref>.
Benedetto stesso ne riconosce l'importanza quando nella sua "Regola" chiede ai monaci di leggere oltre che la [[Bibbia]] anche i Padri della Chiesa e la vita e la «Regola del nostro Santo Padre, Basilio»<ref>Meredith (1995), p. 24.</ref>.
A riprova di questa influenza restano i molti ordini religiosi della Chiesa orientale che si rifanno ancora alla sua regola o che portano il suo nome, nell'ambito della chiesa latina si annovera un [[istituto religioso]] fondato nel [[XVIII secolo]] in Francia, i [[Preti di San Basilio]].
 
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== Bibliografia ==
 
=== Traduzioni italiane ===
* ''Opere ascetiche'', Torino, UTET, 1980.
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== Collegamenti esterni ==