Ferrovia Biella-Cossato-Vallemosso: differenze tra le versioni

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|inizio = Biella
|fine = Vallemosso
|apertura = [[1891]] (Biella-Vallemosso)<br />1930 (Cossato-Masserano)
|apertura2 =
|chiusura = [[1958]]
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|scartamento = 950 [[millimetro|mm]]
|elettrificata = 2.400 V CC
|diramazioni = Cossato-Masserano
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|mappa=
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== Storia ==
Con regio decreto n° 6597 dell'8 novembre [[1889]] la [[Société générale des chemins de fer économiques|Societé Générale des Chemins de Fer Économiques]], azienda di diritto belga, ottenne la costruzione per la costruzione e l'esercizio di tre ferrovie economiche che avrebbero unito Biella rispettivamente a [[Balma]], Vallemosso e [[Mongrando]]<ref>Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=21&mese=12&anno=1889 n° 302 del 21 dicembre 1889]</ref>.
La concessione per la sua costruzione era stata rilasciata ad una ''Società per le ferrovie economiche biellesi'' a capitale preminente belga insieme a quella della linea per Balma. La [[ferrovia]] venne inaugurata il 31 dicembre [[1891]] con [[Locomotiva a vapore|trazione a vapore]]; collegava il centro urbano di [[Biella]] con [[Cossato]] raggiungendo [[Vallemosso]] con un percorso di 26&nbsp;km percorsi in 1h,40. Venne elettrificata a [[corrente continua]] nel [[1924]] in seguito all'emanazione dei provvedimenti di incentivazione statale e successivamente, nel [[1930]], venne attivato il ramo diramato tra Cossato e [[Masserano]]. La linea svolgeva traffico merci e un buon volume di trasporto di viaggiatori. Nonostante l'attivo dell'esercizio societario non sopravvisse all'avvento della motorizzazione su strada. La linea venne definitivamente chiusa all'esercizio nel [[1958]] e rapidamente smantellata. Il sedime ferroviario è per buona parte ancora oggi percorribile a piedi o utilizzato per la viabilità agricola. I Fabbricati viaggiatori e le opere d'arte appaiono ancora oggi in buono stato di conservazione, ad eccezione della stazione di Cossato demolita a favore delle modifiche urbane successive.
 
Inaugurata assieme alle altre linee sociali il 31 dicembre [[1891]], la Biella-Cossato-Vallemosso venne gestita dalla società belga fino al [[1923]], anno in cui la stessa, insieme alla linea per Balma, fu ceduta alla neocostituita [[Ferrovie Elettriche Biellesi|Società Anonima Ferrovie Elettriche Biellesi]], che avviò l'elettrificazione delle due linee<ref>Regio decreto n° 310 del 3 febbraio 1924, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=18&mese=03&anno=1924 n° 66 del 18 marzo 1924]</ref>.
 
L'avvio della servizio a trazione elettrica, attuato con [[corrente continua]] a 2.400 Volt <ref>{{Cita web|http://www.sassaia.it/albertazzi1.htm|Il treno della Balma|25-12-2009}}</ref> in seguito all'emanazione dei provvedimenti di incentivazione statale<ref>{{Cita libro|Antonio|Federici|Lo scartamento ridotto in Italia/TuttoTreno Tema 14|1999|Duegi Editrice|Albignasego}}</ref>, avvenne nell'ottobre [[1924]]. La linea di Mongrando era stata nel frattempo passata sotto la SABOTE, società che aveva in gestione la [[tranvia Biella-Oropa]]<ref>Regio decreto n° 635 del 25 aprile 1922, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=23&mese=05&anno=1922 n° 121 del 23 maggio 1922]</ref>.
 
Nel [[1930]] venne attivata la diramazione tra Cossato e [[Masserano]], che contribuì ad incrementare il buon volume di traffico viaggiatori e merci già registrato.
 
Nel [[1954]], in un clima politico non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia e con impianti penalizzati dalla concorrenza del trasporto individuale, le [[Ferrovie Elettriche Biellesi]], la SABOTE e alcuni operatori su gomma locali vennero incorporate nella nuova Azienda Trasporti Autoferrotranviri (ATA), che si adoperò per la sostituzione di tutti gli impianti ferrotranviari con un servizi automobilistici<ref name="MF17">M. Signoretto, ''La tranvia Biella-Oropa'', op. cit., p. 17.</ref>.
 
La linea venne definitivamente chiusa all'esercizio nel [[1958]] e rapidamente smantellata; il sedime ferroviario risulta per buona parte ancora conservato così come i fabbricati viaggiatori e le opere d'arte, ad eccezione del fabbricato di stazione di Cossato, demolito.
 
== Caratteristiche ==
La linea adottava lo [[scartamento ferroviario|scartamento]] di 950&nbsp;mm, aveva la lunghezza complessiva di 26 chilometri, conche venivano inizialmente percorsi in un'ora e quaranta minuti; le stazioni erano rette da capostazione.
 
La linea aveva raggio di curvatura minimo di 62 m e pendenza massima del 28 per mille.
Un raccordo interno al percorso urbano di Biella, comune alla linea proveniente da Balma, collegava la stazione FEB a quella della linea a scartamento normale Biella-Santhià, esercita da ''Strade Ferrate di Biella''.<ref>{{Cita web|http://www.sassaia.it/albertazzi1.htm|Carlo Albertazzi:Il treno della Balma|25-12-2009}}</ref>.