Pavimento industriale: differenze tra le versioni

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Con il termine Pavimento'''pavimento industriale''' si intende una [[Pavimento|pavimentazione]] continua costituita da una piastra orizzontale in calcestruzzo che può essere o debolmente armata, o armata in modo tradizionale, e/o fibrorinforzata in modo strutturale, o armata con sistema di post-tensione, in genere di grande dimensione. L'uso abituale in ambito industriale porta queste pavimentazioni ad avere la suddetta denominazione, anche in casi di diversa destinazione d'uso (ad esempio per centri commerciali).
 
In questi anni si è molto discusso se le pavimentazioni industriali debbano ritenersi delle strutture, e quindi progettate da professionisti, oppure no. In tal senso la questione si chiude con la pubblicazione delle ISTRUZIONIistruzioni CNR 211/2014: "Istruzioni per la Progettazioneprogettazione, l’Esecuzionel’esecuzione ed il Controllocontrollo delle Pavimentazionipavimentazioni di Calcestruzzocalcestruzzo" che introduce i criteri per la progettazione e la certificazione di queste opere.
 
In ogni caso, per la forma e per le azioni a cui è soggetto, il ''' pavimento industriale''' ha in genere requisiti molto specifici e particolari, strettamente correlati con la produzione di beni e lo svolgimento di precise attività lavorative.
 
In genere si richiedono durabilità, resistenze a stati tensionali e deformativi provocati dal passaggio di grossi carichi concentrati e/o distribuiti, poca attenzione all'estetica. La durabilità del pavimento dipende dalla manutenzione ordinaria a carico dell'utilizzatore (decontaminazione, manutenzione giunti, e un attento utilizzo) e dal tipo di rivestimento adottato.