Milano Palermo - Il ritorno: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Dopo undici anni di carcere, il ragioniere della mafia, Turi Arcangelo Leofonte, può tornare in libertà. Grazie alle sue confessioni, sono stati arrestati quasi tutti i membri del clan Scalia, ed ora deve essere scortato all'estero per raggiungere una località segreta dove trascorrere la sua vita con una nuova identità. Il vecchio boss siciliano è ormai morto ma suo figlio Rocco vuole vendicare il proprio clan e ottenere i soldi di Leofonte. Il ragioniere nasconde i propri conti attraverso una complicatissima password che però viene compresa facilmente dal suo nipotino Stefano, sofferente di una lieve forma di autismo ma capace di comprendere complessi giochi matematici; Leofonte dunque affida al nipote la chiave per aprire gli enormi archivi bancari, ma durante un agguato organizzato da Rocco Scalia alle [[Terme di Montecatini]] il piccolo viene rapito, la madre Chiara ferita gravemente e alcuni agenti uccisi. Il piccolo Stefano viene portato in [[Sicilia]], nelle campagne un tempo appartenute al temibile Salvatore Scalia, e a controllarlo ci sono Rosaria, giovane donna fanatica e fedele servitrice del clan e il suo giovane figlio Tony, il quale possiede una pistola e attende l'ordine del boss per compiere il suo primo omicidio ed entrare così nella famiglia. Una parte della squadra di polizia che portò Leofonte a Milano per testimoniare si ricompone, si tratta dei due vecchi amici, il Vice Questore Aggiunto Nino Di Venazio e l'Ispettore Superiore Remo Matteotti, a loro si aggiungono dei nuovi componenti e tutti insieme si recano all'inseguimento di Scalia e dei suoi uomini, che promette per telefono di liberare il bambino in cambio della consegna del ragioniere Leofonte; la squadra sbarca a Palermo e qui nel porto lo scambio risulta presto essere un agguato: Scalia non solo ha il bambino, ma riesce anche a prendersi Leofonte.
A questo punto il gruppo mafioso si reca con il prigioniero a casa di Rosaria, in campagna, dove ci sono anche gli altri due ragazzini; Leofonte finge di inserire la password nei conti sul computer in cambio del nipotino, ma anche questa volta Rocco Scalia non rispetta gli accordi e ordina all'altro ragazzino di ucciderlo; ma il figlio di Rosaria e Stefano sono ormai amici e il primo non ha il coraggio di sparare; furioso, Scalia se la prende con Rosaria e le spara in testa; intervengono immediatamente Di Venanzio e i suoi che avevano seguito e inizia una terribile sparatoria in cui perdono la vita Scalia, i suoi uomini e Leofonte, che prima di morire affida la password a Stefano. La mamma di Stefano è salva e Nino viene finalmente accettato dal piccolo come un padre.