Provincia (storia romana): differenze tra le versioni

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== Da Costantino a Teodosio ==
Anche se venne abolito il titolo di Cesare, le quattro suddivisioni amministrative vennero restaurate nel [[318]] dall'Imperatore [[Costantino I]], nella forma di [[prefetto del pretorio|prefetture del pretorio]], i cui prefetti cambiavano frequentemente. Costantino creò anche una seconda capitale, ''Nova Roma'' (che presto cambiò nome in [[Costantinopoli]]), che divenne la Capitale della parte orientale dell'Impero. In Italia Roma cessò di essere residenza imperiale, che venne spostata prima a ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]) e poi a [[Ravenna]]. Nel [[IV secolo]], la struttura amministrativa dell'Impero venne modificata più volte. Le Province e le diocesi vennero divise per formarne di nuove, la [[prefettura del pretorio dell'Illirico]] venne abolita e riformata. Con la morte di [[Teodosio I]] nel 395, l'Impero venne diviso definitivamente in due parti: l'[[Impero romano d'Occidente]] e l'[[Impero romano d'Oriente]].
 
La nuova organizzazione comprese ora 13 diocesi, di cui 6 in [[Impero romano d'Occidente|Occidente]] e 7 in [[impero romano d'Oriente|Oriente]].<ref>Nuovo Atlante Storico De Agostini, 1997, pp.40-41.</ref>
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{{Vedi anche|Impero romano d'Occidente|Impero romano d'Oriente}}
 
Mentre l'[[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|Impero d'Occidente cadde]] nel 476 a causa delle invasioni barbariche, nell'Impero d'Oriente, anche noto come [[Impero bizantino]] (da Bisanzio, la capitale dell'Impero), questa suddivisione amministrativa venne gradualmente cambiata. [[Giustiniano I]] fece alcune importanti riforme nel 534-536 abolendo, in alcune province, la stretta separazione tra autorità civile e militare. Altre riforme importanti vennero fatte dai successori di Giustiniano come ad esempio l'istituzione degli [[Esarca]]ti negli anni 580 in Italia e in Africa e negli anni 640 le prefetture e le diocesi vennero addirittura abolite e sostituite dai [[thema]]ta, circoscrizioni militari difese da soldati-contadini locali. Queste riforme portarono all'unione dei poteri civili e militari nelle mani di un'unica persona, l'esarca negli esarcati in Occidente e lo ''strategos'' nei ''themata''. L'istituzione dei ''themata'' (o ''temi''), pur provocando la graduale scomparsa delle prefetture in Oriente<ref>Ostrogorsky, ''Storia dell'Impero bizantino'', p. 89. A p. 115, l'Ostrogorsky afferma che, pur non venendo mai abolita ufficialmente, la prefettura dell'Illirico andò gradualmente scomparendo, e verso la fine del VIVII secolo il prefetto d'Illirico diventò ''prefetto di Tessalonica'' in quanto la prefettura si era ridotta ai dintorni di Tessalonica. La prefettura d'Oriente venne invece abolita prima, l'ultima menzione certa di un prefetto d'Oriente risale al 629.</ref>, non portò subito all'abolizione delle province: infatti le vecchie province continuarono a esistere all'interno dei temi fino al IX secolo<ref>Ostrogorsky, p. 221. «Dal momento che i temi del IX secolo erano poco più grandi delle vecchie province, il proconsolato dei temi si fuse con il governo delle province. Nella seconda metà del IX secolo venne abolito anche l'ufficio di procondole del tema e con ciò scomparve l'ultimo residuo dell'ordinamento dioclezianeo-costantiniano.»</ref>, amministrate dal proconsole del tema.<ref>Ostrogorsky, p. 88</ref>
 
== Note ==