Cappella musicale liberiana: differenze tra le versioni
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La Cappella Musicale Liberiana è considerata la diretta discendente dell’antica ''schola cantorum'' di [[Papa Gregorio I|san Gregorio Magno]], arricchita dall’esperienza della cappella papale di [[Gregorio IX]] ritornato a Roma da [[Avignone]] nel [[1377]]. Essa nasce formalmente nel [[1545]] per opera del [[cardinale]] arciprete [[Guido Ascanio Sforza]].
Istituzione subito di grande prestigio, viene considerata allo stesso modo delle cappelle di [[Cappella Giulia
In questi anni, grazie anche alla personalità del Palestrina e dei suoi allievi e successori [[Giovanni Maria Nanino]], [[Francesco Soriano]] e [[Annibale Stabile]], la Cappella Musicale Liberiana fu uno dei fulcri della fiorente scuola romana di Polifonia.
===Periodo barocco===
Nel [[Seicento]], momento di massima esuberanza della musica sacra, proiettata nei fasti della policoralità e dello stile concertato veneziano si distinsero i vari [[Domenico Allegri]] e [[Paolo Quagliati]], [[Paolo Tarditi]], [[Antonio Maria Abbatini]], [[Orazio Benevoli]], [[Nicola Stamigna]] e l’organista [[Bernardo Pasquini]].
Massimo esponente della fase successiva, [[Maestro di cappella]] anche se per soli due anni fu [[Alessandro Scarlatti]]
. La sua strada fu seguita da [[Pompeo Cannicciari]], Antonio e [[Domenico Fontemaggi]], [[Giovanni Aldega]], [[Settimio Battaglia]] e [[Augusto Moriconi]], che nei [[XVIII secolo
===Periodo ceciliano===
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== Collegamenti esterni ==
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{{portale|musica|musica corale}}
[[Categoria:Cori polifonici italiani]]
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