Aia piemontese: differenze tra le versioni

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I centri economici e i vecchi capoluoghi di [[circondario]] o [[mandamento (diritto)|mandamento]] di solito avevano una densità abitativa e un valore dei terreni più elevati di quelli agricoli e, qualora l'urbanistica di partenza fosse proprio quella delle aie, anche queste venivano costruite, creando corti interne più piccole e rabbuiando le strade con costruzioni su entrambi i lati, anche di tre piani. I centri militari e i [[Ricetto|ricetti]] come [[Candelo]] o [[Rivalta di Torino]], essendo dotati di cinte murarie dovevano stare all'interno di esse e quindi non applicavano questa tipologia o la sovrascrivevano costruendo anche nelle aie come nei centri economici.
 
Ci sono città in cui l'aia piemontese ha influenzato l'intero sviluppo urbano in modo lampante: [[Sommariva del Bosco]], [[Moretta (Italia)|Moretta]], [[Cavallermaggiore]], [[Caramagna Piemonte]]. [[Villafranca Piemonte]], [[Cavour]], [[Carmagnola]], [[Poirino]], [[Trofarello]], [[Cambiano]], [[Santena]], [[Villastellone]], [[Orbassano]], [[Volvera]], [[Villanova d'Asti]], [[Brandizzo]], [[Rondissone]], [[Saluggia]], [[Trino]], [[Livorno Ferraris]], [[Felizzano]], [[Castelnuovo Bormida]] anche fuori dal Piemonte, in alcune cittadine della [[Lomellina]] come [[Robbio]]. A [[Frossasco]] e a [[Rivalta Bormida]] si può notare come questa tipologia si sia innestata perfettamente anche in un piano urbano a scacchiera di un accampamento romano.
 
== Bibliografia ==