Hermes (shuttle): differenze tra le versioni

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Hermes doveva essere montato in cima ad un modulo di servizio montato sul lanciatore [[Ariane 5]] e da questo lanciato. Il mezzo complessivo era quindi diviso in due parti: lo shuttle e il modulo di servizio. Raggiunta la quota di sgancio il modulo di servizio si sarebbe staccato permettendo all'Hermes di entrare in orbita mentre il modulo di servizio sarebbe rientrato nell'atmosfera.
 
Con questa configurazione lo shuttle era in grado di trasportare tre astronauti e 3.000  kg di carico utile in un ambiente pressurizzato. In totale il modulo a pieno carico sarebbe pesato 21.000  kg, il massimo carico lanciabile da un razzo Ariane 5.
 
==Sviluppo==
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Hermes venne sviluppato in due fasi
*[[File:hermes_launch.jpg|thumbnail|Disegno del lancio dello Shuttle hermes. Da notare il modulo di servizio collocato tra lo shuttle e il lanciatore Ariane 5. Foto: ESA]]''Fase 1:Studio e pre-sviluppo'' Questa fase doveva essere terminata entro il 1990. Inizialmente i progetti prevedevano un velivolo in grado di accogliere 6 astronauti e 4.550  kg di carico utile. Dopo il [[disastro dello Space Shuttle Challenger]] si decise di includere nello shuttle la possibilità di eiettare gli astronauti in modo da fornirgli una possibilità di salvezza in caso di incidente. Si decise perciò di includere i sedili in una capsula completamente eiettabile per consentire agli astronauti l'abbandono di Hermes in caso di incidenti a più di 28  km di quota. Questa nuova scelta tecnica ridusse i posti disponibili da 6 a 3. Il carico utile venne ridotto a 3.000  kg.
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Hermes non avrebbe potuto dispiegare oggetti in orbita dato che la zona cargo non disponeva di un portellone apribile nello spazio: tale possibilità venne scartata per il peso eccessivo che comportava, oltre che per il maggior costo e le maggiori complicazioni tecniche per realizzarlo.<br/><br/>

Inizialmente Hermes doveva essere totalmente riutilizzabile (per almeno 30 lanci) ma problemi sorti durante lo sviluppo del vettore hanno spinto gli ingegneri a sviluppare il lanciatore in modo che Hermes sfruttasse il modulo aggiuntivo di servizio per poter ottenere la spinta supplementare necessaria ad entrare in orbita. Tale modulo, avendo a quel punto esaurito le sue funzioni, sarebbe stato abbandonato dallo shuttle a cui era agganciato prima che l'Hermes entrasse nello spazio.<br/><br/>

La fase 1 non venne completata che verso la fine del 1991, ma nello stesso periodo il clima politico stava cambiando notevolmente. La [[cortina di ferro]] era caduta e la [[guerra fredda]] era al termine. Come risultato l'ESA decise di prendersi un anno di riflessione per decidere se era ancora necessaria la costruzione dell'Hermes da soli in ambito europeo oppure se i nuovi potenziali partner avrebbero potuto fornire soluzioni alternative o condividere i costi per proseguire la ricerca insieme.<br/><br/>

Ufficialmente la fase 1 venne completata verso la fine del 1992 dopo un anno di tali riflessioni.<br/><br/>
 
*[[File:hermes_reentry.jpg|thumbnail|Disegno del rientro dello Shuttle Hermes nell'atmosfera terrestre. Foto: ESA]]''Fase 2: Sviluppo finale, costruzione & operazioni preliminari.'' Questa fase non è mai stata avviata dato che l'ESA e la [[Russian Aviation and Space Agency]] (RKA) avevano firmato un accordo di collaborazione e cooperazione per lo sviluppo dei nuovi lanciatori e del sostituto della stazione spaziale [[Mir (stazione spaziale)|Mir]]. Problemi economici impedirono alla RKA di partecipare allo sviluppo del lanciatore Ariane 5. Intanto la maggior parte delle esigenze dell'ESA prevedevano l'utilizzo di mezzi di trasporto a forma di capsule e non a forma di aliante come l'Hermes. Inoltre anche i piani congiunti ESA/RKA prevedevano mezzi di trasporto tipo capsula.<br/><br/>Quando l'ESA e la Russia si unirono alla [[NASA]] per costruire la [[Stazione Spaziale Internazionale]] fu chiaro che l'Europa non aveva più una necessità immediata di costruire un proprio Shuttle potendo utilizzare quello di proprietà NASA e le navicelle Soyuz russe. Viste le mutate condizioni l'ESA decise di abbandonare il progetto Hermes e nessun componente dello shuttle europeo venne mai costruito.
 
Quando l'ESA e la Russia si unirono alla [[NASA]] per costruire la [[Stazione Spaziale Internazionale]] fu chiaro che l'Europa non aveva più una necessità immediata di costruire un proprio Shuttle potendo utilizzare quello di proprietà NASA e le navicelle Soyuz russe. Viste le mutate condizioni l'ESA decise di abbandonare il progetto Hermes e nessun componente dello shuttle europeo venne mai costruito.
 
==Partner==
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==Futuro==
Il futuro dei mezzi spaziali europei nei primi anni duemila si è chiamato progetto [[Hopper (veicolo orbitale)|Hopper]], sviluppato sperimentalmente come [[Phoenix (shuttle)|Phoenix]] della [[EADS SPACE Transportation]], [[German Aerospace Center|DLR]] ed [[Agenzia Spaziale Europea|ESA]].
 
Inoltre è stata annunciata una cooperazione con i Russi (oggi in forse per l'incerto destino del programma) per la realizzazione del [[Kliper]], un velivolo tipo shuttle. Il disegno del Kliper ricorda quello dell'Hermes, infatti è un mezzo riutilizzabile, dotato di ali e con un modulo di servizio da sganciare quando si giunge in orbita. Tuttavia il Kliper è molto più piccolo e non ha un portellone di carico separato.
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==Collegamenti esterni==
*[{{cita web|http://www.astronautix.com/craft/hermes.htm |Hermes su Astronautix.com]}}
*[{{cita web|http://www.aerospaceguide.net/hermes.html |Hermes su Aerospaceguide.net]}}
{{Portale|astronautica|Aviazione}}