Spoletosfera: differenze tra le versioni

Coperta con un telo diventa un ambiente utilizzabile per spettacoli off, conferenze, recital e mostre d'arte. Nel tempo ha ospitato eventi artistici di vario interesse: happening, installazioni, performance e concerti. Lo stesso Fuller la inaugurò con una lezione di ''[[meccanica razionale]]'' e con dimostrazioni di "balletti della mente". <ref>Gianna Volpi, ''Spoleto story'', Rusconi editore, Milano 1982 p. 64</ref>

*È del [[1968]] la performance ''Io. Piramide di ghiaccio - La Punta del mondo'' di [[Mario Ceroli]]: una piramide composta da blocchi di ghiaccio rettangolari alta 10 metri alla cui sommità era posta una grande palla di ferro riempita di [[carbon coke]]; acceso il braciere, la palla si muoveva come un pendolo di fuoco. La piramide rimase sotto la cupola per tutto il periodo del Festival, quasi un mese, perché le colonne di ghiaccio, solidificandosi le une con le altre, resistettero a lungo prima di sciogliersi. <ref>[http://www.marioceroli.it/Opere/Performance/5/IO.-PIRAMIDE-DI-GHIACCIO/1515/ ''Io. Piramide di ghiaccio - Mario Ceroli'']</ref>

*{{en}}[cita web|http://www.bfi.org/ |Buckminster Fuller Institute]|lingua=en}}

*{{en}}[cita web|http://designmuseum.org/design/r-buckminster-fuller |Design Museum - Richard Buckminster Fuller]|lingua=en}}

*[{{cita web|http://www.myspoleto.it/citta/monumenti/Spoletosfera.html |My Spoleto - Scopri la città]}}

*[{{cita web|http://graphics8.nytimes.com/images/2013/07/24/t-magazine/24rupani-spoleto-slide-HGIZ/24rupani-spoleto-slide-HGIZ-slide.jpg |Foto del 1967: Richard Buckminster Fuller davanti alla cupola geodetica di Spoleto]}}