Vincenzo Tineo: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = Vincenzo_Tineo_Orto_botanico_PA.jpg
|Didascalia = Busto di Vincenzo Tineo<br /><small>[[Orto botanico di Palermo]]</small>
}}
Figlio di [[Giuseppe Tineo|Giuseppe]], gli succedette come professore di [[medicina|materie mediche]] e di [[botanica]] dell'[[Università di Palermo]]. Del medesimo ateneo fu anche [[cancelliere]].
Dal [[1814]] al [[1856]] resse, come direttore, l'[[Orto botanico di Palermo]], occupandosi della raccolta e catalogazione della [[flora]] siciliana, in particolare di [[fanerogame|fanerogamiche]] e [[crittogame|crittogamiche]]. In tal senso, le sue collezioni costituiscono, tuttora, una parte consistente dell'''[[Erbario]] Mediterraneo'' presso il ricordato Orto botanico.
Membro per tre [[lustro|lustri]] della ''Commissione di istruzione pubblica ed educazione'' della [[Sicilia]], oltre che di numerose accademie, fu insignito della croce di [[Cavalierato|cavaliere]] del [[Reale Ordine di Francesco I]] e di quella dell'[[Ordine al Merito di San Michele]].
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==Bibliografia==
* G. Bianca, ''Pochi cenni su la vita e sulle opere del cavaliere professor d. Vincenzo Tineo'', Stab. tip. Lao, Palermo 1856.
* D. Ottonello, ''Il ruolo di Vincenzo Tineo e [[Agostino Todaro]] nello sviluppo della botanica a Palermo'', in Liotta (a cura di), ''I naturalisti e la cultura scientifica siciliana nell'800'', Stass, Palermo 1987, pp.
== Collegamenti esterni ==
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{{botanici}}
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