Faustino e Giovita: differenze tra le versioni

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Furono tenuti prigionieri nelle carceri di [[Milano]] dove subirono molte torture, quindi furono trasferiti a [[Roma]] dove furono di nuovo dati in pasto alle fiere nel [[Colosseo]], ma anche stavolta ne uscirono indenni. Furono imbarcati e mandati a [[Napoli]], e pare che grazie ad una loro intercessione una tempesta durante il viaggio si placò. Le torture continuarono, infine si decise di spingerli nel mare su una barchetta che però tornò a riva (secondo la leggenda fu riportata in salvo dagli angeli).
Furono quindi condannati a morte, riportati a [[Brescia]] e il [[15 febbraio]] furono decapitati, poco fuori [[porta Matolfa]].
I corpi furono sepolti nel [[cimitero di sanSan Latino]] e nello stesso luogo il vescovo Faustino successivamente fece edificare la [[chiesa di San Faustino ad Sanguinem]].
La storia della loro vita e la testimonianza del loro martirio è narrata nella ''[[Legenda Maior]]''.