Ludi Apollinari: differenze tra le versioni

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{{quote|Da quel momento poi tutti i pretori urbani li organizzarono; ma prendevano l’impegno per un solo anno e li facevano in un giorno indeterminato.|''[[Ab Urbe condita libri|Ab Urbe condita]]''|Inde omnes deinceps pretores urbani facerunt; sed in unum annum vovebant dieque incerta faciebant.|lingua=la}}
 
A partire dalla fine del [[211 a.C.]], il senato accolse la proposta del pretore [[Gaio Calpurnio Pisone (pretore 211 a.C.)|Gaio Calpurnio Pisone]] e decretò che i ludi Apollinari diventassero stabilmente annuali.<ref>{{cita|Livio|XXVI, 23.3}}.</ref> In seguito fu il [[pretore urbano]] [[Publio Licinio Varo]] (in precedenza [[edile curule]]<ref>{{cita|Livio|XXVII, 6.18}}.</ref>) a stabilire una data fissa per i Ludi:
 
{{quote|Publio Licinio Varo, pretore urbano [...] per primo stabilì e organizzò così i giochi, il terzo giorno prima del Quinto mese.|''[[Ab Urbe condita libri|Ab Urbe condita]]''|P. Licinius Varus, praetor urbanus [...] ita vovit fecitque primus, ante diem tetriam nonas Quintiles.|lingua=la}}